Tra le case e il traffico del capoluogo piemontese è possibile ammirare un antico vitigno autoctono.
Tornata al suo vecchio splendore, grazie alle sapienti cure di Luca Balbiano, la vigna di Villa della Regina è una realtà rara ma non unica in Europa.
Infatti, sul mercato, esistono vini pregiati provenienti da vigneti che si trovano, per l’appunto, all’interno delle metropoli come Londra e Parigi.
Ciò, ha dato vita all’associazione “Urban Vineyards Association”.
Una rete che ha l’obbiettivo di promuovere e sostenere il patrimonio delle vigne urbane, col fine ultimo di valorizzare il turismo territoriale.
“La vigna di Villa della Regina è una storia di amore e bellezza.” – Luca Balbiano
Appoggiata la filosofia di marketing e di sviluppo territoriale di Balbiano, poi, è stata siglata una firma che ha dato vita ad un network a cui hanno aderito: Siena, Venezia, la celebre Clos Montmartre di Parigi e la milanese Vigna di Leonardo.
L’idea del network è nata quando i protagonisti, incontratesi per la prima volta proprio a Villa della Regina, hanno riscontrato problemi affini.
E la rete a cui hanno dato vita ha trovato terreno fertile alla presentazione di “Grapes in Town” – una manifestazione tenutasi a Torino – dove sono stati ufficialmente presentati sia l’associazione che il sito: urbanvineyards.com.
“Abbiamo bisogno di sogni che si realizzano per combattere l’apatia dei tempi…”
Così aveva affermato Balbiano riuscendo, poi, ad entusiasmare anche Éric Sureau, presidente del Comité des Fetes et d’Actions Sociales, l’associazione che gestisce Clos Montmartre un piccolo terreno situato tra i palazzi di Parigi alle soglie della Chiesa del Sacro Cuore e che produce circa mille bottiglie da mezzo litro di rosato.
Infine, oltre al’adesione dell’antico vigneto di Milano impiantato dal genio Vinci, al progetto hanno, poi, aderito la Vigna di San Martino di Napoli, la Vigna del Gallo di Palermo, Londra, Berlino e Vienna.
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