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Brescia, 11 Maggio 1999.

Ruolo? Centrocampista centrale.

Le sue qualità preminenti? Certamente la tecnica e l’eccelsa visione di gioco.

Andrea Colpani nasce a Brescia, oggi punto fermo del Monza, club lombardo che lo ha prelevato in prestito (biennale) dall’Atalanta, detentrice del suo cartellino. A sei anni muove i suoi primi passi nella Sanzenese, nel 2007 si trasferisce nel settore giovanile della Dea, dove compie tutta la trafila.


Andrea cresce, si affina, si afferma. Il 16 luglio del 2019 viene ceduto a titolo temporaneo al Trapani, club neopromosso in Serie B.


Un ragazzo così giovane ma con la testa sulle spalle, è ferma la sua volontà (siamo ad inizio pandemia), di devolvere buona parte del suo stipendio alla causa “Aiutamo Brescia”, gesto che evidenzia cura, premura ed una nobiltà d’animo, decisamente rara ai nostri giorni.

Si innamora della Sicilia, di Trapani, della sua gente, del mare cristallino. La sua fonte d’ispirazione? Frankie De Jong, regista del Barcellona. Sono 34 le presenze stagionali, condite da un goal.

Il Trapani retrocederà, ma il percorso di Andrea era stato tracciato.

La data da cerchiare in rosso sul calendario?

22 agosto 2020, giorno in cui si concretizza il suo trasferimento nell’ambizioso Monza di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani, 23 presenze ed una sconfinata qualità palla al piede.

La certezza? Ci riproverà. L’obiettivo? La promozione in Serie A.

Il sogno?

Ritornare da protagonista all’Atalanta, squadra che lo ha cresciuto e nella quale ha un bramoso desiderio di piantare stabili radici. Ma intanto c’è una Serie B da conquistare, signori segnate il nome di Andrea Colpani e non dite che non ve lo avevamo detto.

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