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Ripercorrere le ultime 24 ore vissute dai sarnesi non è certamente compito facile, significa rivivere un vecchio film horror finito nel dimenticatoio, uno di quei film che non ti è mai piaciuto e che non vorresti mai più rivedere.

Vetri in mille pezzi da raccogliere dal suolo, parapetti che cedono all’improvviso, generando tra i cittadini ansia ed agitazione.

Un turbinio di emozioni e sentimenti ha caratterizzato questo 21 Novembre 2020 per gli abitanti della provincia campana, pronti ad iniziare una tranquilla giornata di lavoro, ma scaraventati nella frenesia più totale già causata dalla pandemia attuale.

Centro storico e periferie le zone più colpite, senza alcuna possibilità di scappare dal pericolo imminente: tempestivo l’ordine del Sindaco, con l’annesso divieto di non uscire dalle proprie abitazioni. Un leitmotiv che ci riporta immediatamente all’incendio di Settembre, quando via Bracigliano venne invasa dalle fiamme divampate poi a macchia d’olio creando, di fatto, apprensione e preoccupazione tra gli abitanti delle zone coinvolte.

Sarà difficile ricordare in positivo queste mesi infausti, in cui la nostra Sarno pare non riesca a trovare una serenità tanto agognata quanto meritata. La città prova a rialzarsi con tutte le sue forze, ma quando tutto sembra esser ritornato al proprio posto, ecco che riemerge dalle tenebre, la variabile impazzita, il richiamo alle ostilità.

Con la speranza che questo, un giorno, possa essere solo un brutto ricordo,

per unirci ancora di più e legare lo spirito di solidarietà necessario a compattarsi dinanzi a queste ripetute avversità.

Sarno combatte e noi, con lei, faremo lo stesso.

Un sentito abbraccio.

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