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Le statistiche del 2022 parlano di 11.62 milioni di ettolitri di vino bevuti dagli italiani, con un consumo pro capite di 29 litri e mezzo, se vogliamo avere l’idea di questa quantità di vino possiamo pensare che una piscina olimpionica contiene 25.000 ettolitri di acqua, è un poco come se gli italiani avessero consumato vino in quantità tale da riempire 465 piscine olimpioniche. Per quanto concerne il caffè siamo anche qui a cifre significative, in Italia nel 2023 sono stati consumati 95 milioni di caffè, quindi 95 milioni di tazzine di caffè da tutti gli italiani, la media è presto fatta. Fantasiosa, quindi, davvero unica e particolarissima l’iniziativa della Università Europea di Roma, che prevede, tra un caffè e un sorso di vino, una serie di incontri presso la Biblioteca Pio XII della Facoltà Teologica “Regina Apostolorum” di Roma – Università Europea. Si terranno dei caffè filosofici, dove coloro che vi parteciperanno avranno una sorta di sala-bar, e potranno così riflettere e confrontarsi, esprimere pareri su varie tematiche. TRA UN BICCHIERE DI VINO E UN CALICE DI IDEE – Caffè filosofici in biblioteca, questo è il titolo dell’iniziativa, il cui interessantissimo itinerario si realizzerà in “spazi non euclidei”, recita la brochure. Il programma è iniziato già il 6 novembre con il tema “La biblioteca di Babele esiste ancora?”; il 28 novembre “Ho scritto il libro che cercavo/Ho letto il libro che ho trovato”; il 18 dicembre “L’agire creativo: musica, teatro, ispirazione, struttura e contingenza”; il 30 gennaio toccherà al tema “Io non sono la mia malattia”; Il 27 febbraio “La vera poesia è la voce, salmodiare un testo che non è un salmo”; il 27 marzo si tratterà il tema “Una pagina scritta: da chi? L’intelligenza umana VS l’intelligenza artificiale”; il 24 aprile “Giochi di ruolo, ti basta ciò che fai?”; il 29 maggio “Identità individuale e identità collettiva se il genere umano è in costante Progresso verso il meglio”. Gli oratori che converseranno con i partecipanti saranno tutti personaggi del mondo della cultura accademica: il professor Gianfranco Buffardi psichiatra, presidente dell’Istituto di Scienze Umane ed Esistenziali di Napoli; il professor Guido Traversa, Associato di Filosofia Morale; il professore di Soria Medievale Luigi Russo di Storia Medievale, coordinatore del corso di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università Europea di Roma; il professor Luigi Antonio Manfreda, docente di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Tor Vergata; il professor Luca Nostro, chitarrista e compositore, docente di chitarra jazz presso il Conservatorio di Agrigento; il professor Riccardo Brunetti, docente di Psicologia Generale; il professor Ernesto Greco, coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Europea di Roma; il professor Guido Traversa, docente di Filosofia Morale, il professor Pedro Baragion, Rettore dell’Università Europea di Roma; il professor Giuseppe D’Acunto, master in Consulenza Filosofica presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma, il professor Alberto Carrara, Decano della facoltà di Filosofia dell’Università “Regina Apostolorum”; il professor Claudio Bonito, docente di Filosofia sempre presso l’Università “Regina Apostolorum” e la professoressa Isabella Becherucci docente di Letteratura Italiana presso la stessa università; il professor Giovanni Polizzi, docente di Teoria Metodologia e Tecnica del Negoziato e il professor Guido Traversa, docente di Filosofia Morale, entrambi presso l’Università Europea di Roma; la professoressa Francesca Romana Lenzi, Associato di Sociologia presso l’Università Foro Italico di Roma. Spesso si ha la sensazione che i nostri tratti esistenziali esondino, per buona occasione o purtroppo, dal quinto assioma di Euclide, constatiamo, infatti, che due rette -anche nella nostra vita- incrociandone un’altra con angoli minori di 90°, non sempre si incontrino “dalla parte dove la somma dei due angoli è minore dei due angoli retti”. Per questi nostri vissuti spaziali che non dovessero rientrare in un contesto necessariamente euclideo, sarebbe bello discuterne insieme, perché no, tra un buon bicchiere di vino e un caffè, magari accompagnati dalla presenza cordiale e discreta di un bravo esperto. Tipologia di evento da riproporre, anche nelle nostre plaghe.

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