Presso la Biblioteca Provinciale di Salerno, venerdì 19 aprile, alle ore 18.30, si terrà la presentazione del libro La Croce e l’Islam, per un confronto quanto mai attuale e stridente sui temi della pace, del dialogo interreligioso e dei cammini di confronto interculturale. Vi sarà la presenza dell’autore, il professor Ambrogio Bongiovanni, che è direttore del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana ed è docente anche presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È consultore del Dicastero per il Dialogo Interreligioso e presidente della Fondazione Magis, della Provincia Euromediterranea dei Gesuiti. Ha insegnato all’Università Urbaniana, al Pisai, al Beda College e alla Sapienza di Roma. Dal 1990 cura i rapporti con l’India e altre zone del subcontinente indiano, dove ha vissuto alcuni anni svolgendo attività di ricerca alla Jawaharlal Nehru University di Delhi, al Christian Institute for the Study of Religions and Society e alle Nazioni Unite. È membro di Islamic Studies Association. Introdurrà i lavori padre Ferdinandus Supandri, fungerà da moderatore il dottor Giuseppe Pecorelli, con la presenza, in veste di invitato speciale, del dottor Eugenio Mastrovito, rappresentante per la Campania dell’Unione Comunità Islamiche d’Italia, nonché portavoce della Moschea di Battipaglia. L’evento è organizzato da Sognare la Pace, una sigla che raccoglie le associazioni, gli enti, e le istituzioni del salernitano che perseguono itinerari di confronto, di inclusione, di approfondimento culturale sui temi, appunto, della pace. Particolare veste nell’approntamento di tali itinerari è assunta dai Missionari Saveriani di Salerno che, guidati da padre Rosario Giannattasio, raccordano, raffrontano e compongono le varie istanze provenienti dai settori culturali, sociali e istituzionali che afferiscono al mondo che difende e sostiene la non violenza e l’accettazione dell’altro. Quindi, non solo assenza di violenza, ma un modus operandi che si traduca in un “impegno trasformativo della realtà”, un approccio pedagogico che porti ad una acquisizione di convinzioni e conoscenze nel segno della nonviolenza, e ad una condizione di affrancamento, di riscatto dall’esclusione, dalla marginalità, dalla violenza. Un vero e proprio tragitto educativo. Da Percorrere.