LE FORMAZIONI UFFICIALI:
Reggiana (4-3-3): Bardi; Fiamozzi, Rozzio, Meroni, Fontanarosa; Portanova, Reinhart, Sersanti; Vergara, Gondo, Maggio.
Salernitana (4-3-1-2): Sepe; Stojanovic, Bronn, Ferrari, Njoh; Maggiore, Amatucci, Reine-Adelaide; Hrustic; Wlodarczyk, Braaf.
LA PARTITA
La prima potenziale occasione da goal è per i padroni di casa con Vergara, destro secco neutralizzato però dall’attento Sepe. Ferrari guardingo, Salernitana che però risponde colpo su colpo con la discesa sull’out di destra di Stojanovic, sfera scaricata per l’accorrente Reine-Adelaide che serve Braaf, Bardi c’è e rsiponde presente. Ritmi particolarmente bassi in avvio, al 25′ sono ancora gli uomini di Martuscello a flirtare con il vantaggio, con Wlodarczyk ipnotizzato da Bardi, rilfesso felino del numero uno emiliano. Trascorrono appena cinque minuti ed è Portanova a cogliere una clamorosa traversa per i padroni di casa, a Sepe battuto. Braaf fermato sul più bello dopo una serie di dribbling ubriacanti, ancora Portanova tra gli uomini più pericolosi in campo. Seconda frazione di gara che si apre con una sostituzione tra le fila della Reggiana con Okonkwo che subentra in luogo di Gondo, griffando immediatamente il goal del vantaggio, urlo liberatorio interrotto però dalla posizione di offside sbandierata dal guardalinee. Bardi on fire, è provvidenziale sul destro volante di Hrustic, Braaf tenta lo spunto in solitaria che si conclude con un nulla di fatto. Reggiana pericolosa sull’asse Sersanti-Rozzio, al 57′ doppio cambio per la Salernitana: dentro Torregrossa e Verde in luogo di Wlodarczyk e Hrustic. Braaf si divora il vantaggio, Soriano prende il posto di Amatucci. Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, ammonito Tello complice un brutto intervento in scivolata. Bardi è monumentale su Torregrossa, Girma in assolo spaventa la retroguardia campana. Quattro i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, la conclusione di Verde dalla distanza non inquadra lo specchio di porta, spazio nel finale per l’ennesimo miracolo di Bardi che, di fatto, sbarra la strada a Torregrossa e ai suoi.