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Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Pasalidis, Manolas, Pellegrino; Zanoli, Basic, Coulibaly, Bradaric; Kastanos, Candreva; Weissman.

Monza (4-2-3-1)Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Mari, A. Carboni; Gagliardini, Pessina; Colpani, V. Carboni, Mota; Djuric.

LA PARTITA

Alla prima occasione il Monza di Palladino va a centrimetri dal goal del vantaggio, percussione sull’out di destra di Birindelli, cross al bacio per l’inserimento a fari spenti di Djuric che coglie un clamoroso palo ad Ochoa battuto. Salernitana in difficoltà, ospiti che replicano poco dopo con il tocco sotto misura di Gagliardini, stavolta il portiere messicano è provvidenziale. Padroni di casa che si scuotono, prima con la fucilata di Kastanos, sfera che sfiora il montante, poi grazie all’asse Coulibaly-Bradaric che, però, si tramuta in nulla di fatto. Intorno alla mezz’ora si fa vedere anche Weissman, Pellegrino rischia il penalty complice un abbraccio vistoso ai danni del solito Djuric. Candreva ci prova con la specialità della casa, la sassata da fuori, con il Monza che si salva in calcio d’angolo con qualche affanno, l’ultima emozione di un primo tempo avaro è la frustata di testa di Izzo, palla che termina innocua tra le possenti braccia di Ochoa. Seconda frazione di gara che si apre con una sostituzione tra le fila brianzole, con Bondo che rileva Colpani. Salernitana in costante proiezione offensiva alla ricerca del tanto sospirato goal, ma al 56′ sono ancora gli ospiti a flirtare con il vantaggio, prima con Pessina, poi con Pablo Marì, Ochoa è semplicemente miracoloso. Al via la consueta girandola di sostituzioni, escono Manolas e Weissman, dentro Boateng e Tchaouna, cui fanno seguito Dany Mota e Pablo Marì, dentro Caldirola e Maldini. L’uomo più pericoloso per i granata è sempre Kastanos, spazio nel finale anche a Dia, sommerso dai fischi di un Arechi inviperito. Di Gregorio è sensazionale su Dia, giro di lancette e gli ospiti passano in vantaggio (78′), prezioso nella circostanza lo scambio con Gagliardini che porta al colpo di biliardo di Daniel Maldini. Monza che pesca il jolly del raddoppio, rilancio dalle retrovie di Di Gregorio, sponda aerea di un implacabile Djuric per Pessina, tocco sotto dell’ex Milan ed Atalanta che beffa Ochoa (83′). Quattro i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, nei quali non accade praticamente più nulla. Ennesima brutta sconfitta per la Salernitana di Fabio Liverani, prosegue nella sua marcia invece il Monza di Raffaele Palladino.  

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