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LE FORMAZIONI UFFICIALI DI SALERNITANA-LAZIO:

Salernitana (3-4-2-1): Costil; Daniliuc, Gyomber, Pirola; Mazzocchi, Coulibaly, Bohinen, Bradaric; Candreva, Kastanos; Ikwuemesi.

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Patric, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Kamada; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.

LA PARTITA

Salernitana aggressiva in avvio di match, Lazio ficcante e pericolosa con gli affondi di Guendouzi e Lazzari. All’11’ duro intervento di Cataldi su Kastanos, centrocampista di Sarri che però non viene iscritto sul taccuino del direttore di gara. Padroni di casa vogliosi di aggredire il match, al 22′ infatti la prima reale occasione da goal è per gli uomini di Pippo Inzaghi con il tiro-cross di Candreva, abile Provedel nel non lasciarsi sorprendere, evitando di fatto l’1-0 granata. Trascorrono appena due minuti ed è il turno di Bohinen mettere paura ai biancocelesti, bordata da 25 metri del centrocampista norvegese che si stampa sulla traversa della porta difesa da un attento Provedel. Gyomber è miracoloso su Felipe Anderson, Costil dice di no ad un’incursione di Marusic, cui fa seguito il tentativo dell’ex di turno Candreva, murato ancora una volta dall’estremo difensore capitolino. Ospiti però che passano in vantaggio al tramonto dei primi 45′ con Ciro Immobile: vistosa trattenuta di Gyomber in area di rigore, numero 17 glaciale dagli undici metri (43′). Seconda frazione di gara che si apre con il pari della Salernitana con Kastanos: discesa di Mazzocchi, cross liftato per la testa di Candreva stoppato dal solito Provedel, ex Spezia che però non può nulla sul tap-in vincente del centrocampista in maglia granata (54′). Zaccagni flirta con il raddoppio, campani però che al 66′ trovano il jolly del sorpasso proprio con Antonio Candreva, botta da fuori del laterale che inganna un Provedel non perfetto. Doppio cambio in casa Lazio, entrano Castellanos e Isaksen, out Felipe Anderson e Immobile, cui fa seguito Maggiore in luogo di Kastanos autore del momentaneo 1-1 (72′). Nel finale spazio anche per Vecino, cinque i minuti di recupero decretati dal direttore di gara nei quali non accade più nulla. Termina 2-1, sorride Inzaghi, male la Lazio di Maurizio Sarri.

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