Serie A, il Napoli rialza la china con un super Kvaratskhelia: partenopei che si impongono 3-0 al Maradona, prima gioia per Conte, Bologna al tappeto

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LE FORMAZIONI UFFICIALI:

Napoli (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori. All. Antonio Conte

Bologna (4-3-3): Skorupski; Posh, Erlic, Beukema, Lykogiannis; Moro, Freuler, Aebisher; Orsolini, Ndoye, Castro. All. Italiano.

LA PARTITA

Ritmi particolarmente elevati in avvio di gara, pressione costante da una parte e dall’altra, ma la prima vera occasione dopo appena 4′ è per il Napoli di Antonio Conte, il mancino di Raspadori però non inquadro lo specchio della porta difeso da Skorupski. Piccolo problema per Ndoye, Bologna che, con il passare del tempo, prende le misure ai padroni di casa, Erlic è costretto ad alzare bandiera bianca, al suo posto dentro Lucumì. Politano è tra i più attivi, partenopei che, intorno alla mezz’ora, rischiano complice una mischia furibonda che, per poco, non premiava la compagine di Vincenzo Italiano. Ndoye inventa, Castro spreca, Meret è attento e blocca la sfera, per un match particolarmente maschio e frizzante. Lucumì è provvidenziale sulla discesa di Mazzocchi, al 42′ è la traversa a fermare l’urlo liberatorio di Kavarastkhelia, colpo di testa del georgiano che impatta sul legno superiore. In pieno recupero però ecco il vantaggio azzurro, uno-due-tre magistrale tra Politano, Kvara ed il capitano che, prima controlla con il destro, poi scarica un mancino sotto misura preciso e potente che non dà scampo al numero uno polacco. Seconda frazione di gara che si apre con il destro da fuori di Aebischer, palla che però sibila sopra la traversa. Giallo per Lucumì, cui fa seguito Posch causa ostruzione ai danni di Anguissa, al 60′ è Politano a flirtare con il raddoppio, mancino velenoso dell’esterno che va a pochi centimetri dal montante. Triplo cambio nel Bologna: dentro Miranda, Odgaard e Karlsson. Escono Lykogiannis, Orsolini e Ndoye. Al 75′ ecco il raddoppio del Napoli, raddoppio targato Kvaratskhelia, mancino del 77, sfera che, complice una vistosa deviazione, termina la sua corsa alle spalle di Skorupski. Simeone subentra in luogo di Raspadori (83′), spazio nel finale anche per David Neres, appena arrivato dal Benfica, esterno brasiliano che ha tempo e modo di fornire a Simeone l’assist del tris partenopeo, per il cholito è un gioco da ragazzi depositare la sfera in fondo al sacco.

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