LE FORMAZIONI UFFICIALI:
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, McTominay; Neres, Lukaku,Ngonge.
LECCE (4-3-3): Falcone; Pelmard, Gaspar, Baschirotto, Pierotti; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Banda.
LA PARTITA
La prima potenziale occasione da goal è per gli uomini di Antonio Conte, con Gilmour a dettare i tempi e con Neres immediatamente pericoloso dalle parti di Falcone. Partenopei che flirtano con il vantaggio sugli sviluppi di calcio d’angolo prima con Rrahmani poi con l’inserimento a fari spenti di McTominay, azione che però si sviluppa con un nulla di fatto. Ngonge e Neres sono imprendibili in contropiede, il destro di Dorgu, dalla distanza, termina altissimo, Falcone è attento sulla giocata di Neres, estremo difensore del Lecce che nega la gioia all’ex fantasista di Ajax e Benfica. Napoli in goal al 26′ con Di Lorenzo, rete però annullata per fuorigioco, padroni di casa ancora pericolosi con la frustata del centrocampista scozzese, sfera che però non inquadra lo specchio della porta. Meret è miracoloso su Baschirotto, Falcone è ancora vigile sullo spauracchio numero uno, Romelu Lukaku, al tramonto del primo tempo Olivera è provvidenziale su Pierotti (39′). Seconda frazione di gara che si apre con l’ammonizione ai danni di Di Lorenzo inflitta dal direttore di gara, Lukaku si divora l’1-0 in mischia, da due passi (53′). Politano subentra in luogo di Ngonge, partenopei che alzano i giri del motore, sfiorando il vantaggio in più di una circostanza. Buongiorno sfiora l’autogoal sull’ennesima incursione di Banda, al 70′ doppio cambio per i giallorossi con Sansone e Pierret che rilevano Banda e Rafia. Al via la consueta girandola di sostituzioni, con Conte che getta nella mischia Kvaratskhelia e Raspadori in luogo di Gilmour e David Neres. Rete che però arriva puntuale al 73′ con Di Lorenzo, facile il tap-in del capitano, complice la corta respinta di Falcone sulla zuccata di McTominay. Rebic rileva Coulibaly tra le fila ospiti, siluro di Krstovic dalla distanza che sibila di poco a lato, Di Lorenzo sfiora la doppietta personale, splendido nell’occasione il lavoro spalle alla porta del solito Lukaku, terzino poi decisivo sull’affondo di Dorgu, a tu per tu con Meret. Quattro i minuti di recupero decretati dal direttore di gara nei quali non accade più nulla.