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La Roma di Josè Mourinho per cancellare la sconfitta patita a San Siro nel giorno dell’Epifania contro il Milan di Stefano Pioli. La Juventus di Max Allegri per puntare alla zona Champions League. Capitolini in campo con Afena-Gyan a far coppia con Tammy Abraham e Cristante schierato da centrale difensivo. Dybala e Chiesa agiranno al fianco di Moise Kean, azzurro preferito ad Alvaro Morata, inizialmente in panchina.

ROMA-JUVENTUS LE FORMAZIONI UFFICIALI:

ROMA – Rui Patricio; Ibanez, Cristante, Smalling; Matiland-Niles, Pellegrini, Veretout, Mkhitaryan, Vina; Afena-Gyan, Abraham.

JUVENTUS – Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Rugani, De Sciglio; McKennie, Locatelli, Bentancur; Dybala, Kean, Chiesa.

LA PARTITA

In apertura sono i padroni di casa ad essere pericolosi con Abraham, interessante la sponda di Smalling sugli sviluppi di calcio d’angolo, si salva Szczesny. Portiere polacco che però non può nulla all’ 11′ quando ancora da corner di Veretout, proprio l’ex Chelsea, di testa, fulmina l’estremo difensore bianconero. Roma ben messa in campo, Juventus colpita a freddo e che poco dopo rischia di combinarla grossa, complice un braccio in area di rigore di De Ligt, sul quale non interviene il direttore di gara. Ribaltamento di fronte e la squadra di Allegri trova il pari al primo vero tentativo: sale in cattedra Federico Chiesa, azzurro che fa fuori Maitland-Niles e serve una palla deliziosa al limite per Dybala che, senza pensarci due volte, scarica un mancino telecomandato alle spalle dell’incolpevole Rui Patricio (18′). Fase di partita particolarmente spezzettata, piccolo problema muscolare per Abraham che stringe i denti, seguito poco dopo dall’infortunio occorso a Federico Chiesa, costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto Kulusevski. Dybala è certamente la luce di questa Juventus, tutte le transizioni più pericolose passano dai piedi dell’argentino, Roma volenterosa e gagliarda. Ibanez rischia tanto con una sbavatura difensiva, ci mette una pezza la retorguardia capitolina. Nei minuti di recupero ancora sponda di Smalling per il numero 9 inglese che spara però alto sopra la porta difesa da Szczesny. Seconda frazione di gara che si apre con la rete del sorpasso giallorosso: protagonista indiscusso è Mkhitaryan, armeno che prova il tiro da fuori, palla deviata da De Sciglio che beffa il numero 1 polacco per il 2-1 (48′). Cartellino giallo sventolato ai danni di Veretout, seguito a ruota da Ibanez che era diffidato e salterà il Cagliari. Al 52′ De Ligt abbatte Afena-Gyan, punizione magistrale calciata da Pellegrini che piazza la sfera praticamente sotto l’incrocio. Uno-due letale dei giallorossi, sprofondo Juventus, sotto 3-1 dopo appena 54′ di gara. Allegri prova a mischiare le carte in tavola sostituendo un deludente Kean e Bentancur con Morata e Arthur. Detto, fatto al 70′ gran lavoro dello spagnolo sull’out di destra cross vellutato per Locatelli che stacca di testa per il 3-2. Trascorrono 4′ e gli ospiti pervengono al clamoroso pari con un’azione confusa trasformata in oro da Kulusevski. Harakiri Roma, orgoglio Juve. Tutto finito? Assolutamente no, Roma che scricchiola, errore nel mezzo di Veretout, transizione bianconera che porta al destro vincente di De Sciglio per un impensabile quanto clamoroso 3-4 (78′). Impazza il caos, azione di Maitland-Niles che mette in mezzo per Abraham, girata dell’ex Chelsea murata col braccio da De Ligt, secondo giallo e rosso. Dal dischetto va Pellegrini, si distende Szczesny che intercetta il penalty del numero 7, punteggio che resta fermo sul 3-4 in un pomeriggio folle. Sei i minuti di recupero, pericoloso al 93′ Carles Perez, il suo mancino viene però deviato in corner sibilando alla destra del palo di Szczesny.

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