Si sono da poco conclusi i primi anticipi del martedì, valevoli per la 10^ giornata del campionato di Serie A. Allo Stadio Pierluigi Penzo di Venezia, i padroni di casa guidati da Paolo Zanetti, hanno avuto la peggio sulla Salernitana, ex creatura di Castori, transitata nelle mani di Stefano Colantuono. Tecnico lagunare che attua un mini turn-over: 4-3-1-2 il modulo prescelto con Romero tra i pali, consueta linea a quattro formata da Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni e Molinaro. Rombo di centrocampo con Busio vertice basso, con ai lati Kiyine e Crnigoj, Aramu il trequartista chiamato ad illuminare il tandem d’attacco Okereke-Forte. Colantuono opta per un modulo speculare, differenti ovviamente gli interpreti: Belec, Ranieri, Gyomber, Strandberg, Zortea a formare il pacchetto arretrato. Obi davanti alla difesa con Kastanos e Di Tacchio mezz’ali. La classe, i lampi di Franck Ribery ad innescare la coppia Milan Djuric e Federico Bonazzoli, quest’ultimo preferito a Simy.
Neroverdi che partono col piglio giusto, cercando di chiudere gli ospiti nella propria metà campo e provando a dirigere le operazioni. Il primo squillo però è della Salernitana ed è targato Kastanos, cipriota che scalda i guantoni di Romero. Ospiti che non stanno a guardare, grande intesa tra Ribery e il centrocampista di proprietà della Juventus che si conclude però con un nulla di fatto. Giallo per Busio dopo 10′, trattenuta sull’ex Bayern. Più Salernitana dunque nelle prime battute del match, ma a passare in vantaggio sono i padroni di casa, al 14′, grazie al solito Aramu. Palla persa nell’occasione da Kastanos, Molinaro arriva sul fondo e mette in mezzo. Velo di Okereke che smarca il numero 10 che di prima spara nel sette. La Salernitana prova ad alzare i ritmi, ma l’ennesima interessante occasione è ancora di marca neroverde: ci prova Okereke che salta il suo diretto avversario e spara, attento però Belec che blocca la sfera. Venezia disattento però, tante, troppe le palle perse in uscita, non ne approfittano Ribery e compagni. In termini di occasioni però la reazione granata è sterile. Al 34′ si sveglia dal torpore Milan Djuric che incorna un preciso cross di Zortea, sul quale però risponde presente l’ex portiere del Manchester United, seppur con qualche difficoltà di troppo. Autorevole la prestazione di Molinaro sull’out mancino, dalla sua ennesima cavalcata discende un brivido per l’intera difesa granata. Aramu e Okereke sono scatenati, provvidenziale è la chiusura di Zortea al 40′, altro presupposto per il raddoppio arancio-neroverde. Passano tre minuti e si fa vedere Bonazzoli, ma in senso negativo: sanguinosa la palla persa dall’ex Samp nel cuore del centrocampo, sulla quale si avventa un indemoniato Okereke che, dopo aver percorso 50 m palla al piede, mira e spara, devìa Romero in corner. Venezia vicinissimo al 2-0. Sul finire di tempo ammonito anche Bonazzoli. Seconda frazione di gioco che si apre con una importante sostituzione: si conclude infatti la partita di Aramu, inizia quella di Ampadu. Zanetti passa ad un più prudente 4-4-2, con Kiyine esterno di centrocampo, davanti sempre la coppia Okereke-Forte. Ci prova al 50′ Bonazzoli, dopo la sponda di Djuric, palla che però fischia alta dalla porta difesa da Romero. Passano appena 4′ e stavolta è Ribery ad andare vicino al pari, non si lascia sorprendere Romero, attento e vigile. Entra anche Heymans per Kiyine (56′). Il pareggio però è nell’aria ed infatti eccolo puntuale al 61′, rete griffata da Federico Bonazzoli, su magia di Franck Ribery. Si scaldano gli animi, i tecnici danno il via alla consueta girandola di sostituzioni: dentro Schiavone per gli ospiti, Henry ed Haps rilevano rispettivamente Forte e Molinaro tra le fila dei lagunari. Si scatena il caos, rosso diretto ad Ampadu (67′), subentrato nella ripresa, per un fallo su Ribery, prezioso l’ausilio del Var. Venezia dunque in 10 uomini, ghiotta occasione per la Salernitana di uscire dal Penzo con bottino pieno. Finale concitato, spazio anche per Obi e Gondo. Occasione per quest’ultimo su splendida azione personale di Ribery sull’out di sinistra, poco dopo vicino al goal Svoboda, miracoloso Ranieri. Tutto finito? Assolutamente no. Ecco il colpo di fioretto in pieno recupero, al 95′ il goal di Schiavone su sponda di Simy, regala tre punti preziosissimi e meritati alla Salernitana di Stefano Colantuono.
Boccata d’ossigeno per i campani che con questa vittoria salgono a quota 7 in classifica, agguantando il Genoa di Ballardini, fermato sull’1-1 al Picco di la Spezia. Venezia che si lecca le ferite, dopo una partenza fulminea. Disastroso Ampadu.
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