LE FORMAZIONI UFFICIALI DI SAMPDORIA-SALERNITANA:
SAMPDORIA – Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru; Candreva, Rincon, Thorsby; Sensi; Quagliarella, Caputo.
SALERNITANA – Sepe; Gyomber, Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, Ederson, Bohinen, L. Coulibaly, Ranieri*; Bonazzoli, Djuric.
LA PARTITA
Match che si stappa dopo appena 4′ di gioco: corner ad uscire di Mazzocchi, sul quale si avventa come un falco Federico Fazio che svetta più in alto di tutti e porta la squadra di Nicola in vantaggio al Ferraris. Salernitana scatenata, avvio shock per la Sampdoria di Marco Giampaolo che, al 6′ si ritrova sotto 0-2, complice la splendida rete di Ederson che si fa strada tra le maglie della retroguardia blucerchiata. Padroni di casa storditi, doppia ammonizione per gli ospiti, Djuric e Sepe finiscono sul taccuino del direttore di gara, la Samp si fa vedere dalle parti dell’ex Parma con Ciccio Caputo, il suo tentativo viene però facilmente neutralizzato da Sepe. Caputo che al 32′ riapre il match: buona transizione di Stefano Sensi, palla che carambola in modo fortunoso sull’ex Sassuolo che non lascia scampo a Sepe. Bonazzoli ed Ederson sfiorano il tris, l’ultima occasione del primo tempo è di Quagliarella, palla alta. Seconda frazione di gara che si apre con Augello che prende il posto di Murru sull’out mancino, gara che riprende in modo però estremamaente spezzettato e confusionario. Samp che con il passare dei minuti alza ritmo e baricentro, Candreva sembra essere l’uomo in più, Salernitana che si salva con qualche grattacapo. Giampaolo richiama Thorsby e Quagliarella, al loro posto fanno il loro ingresso sul terreno di gioco Ekdal e Sabiri. Risponde Nicola con Ribery e Kastanos in luogo di Ederson e Bonazzoli (ko per infortunio). Ci prova Kastanos dalla distanza senza fortuna, Sepe ko deve arrendersi, al suo posto Belec (70′). Sampdoria che si affida alle geometrie di Sensi, all’ 81′ la grande chance capita sui piedi, anzi sulla testa di Caputo: gran cross di Candreva, bravo Radovanovic ad intervenire evitando di fatto il pari dell’ex centravanti del Sassuolo. Sei i minuti di extra time nei quali non accade praticamente più nulla, vittoria di vitale importanza per Nicola e i suoi ragazzi per alimentare il sogno chiamato “permanenza in Serie A”.