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LE FORMAZIONI UFFICIALI:

Napoli (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Lobotka, Anguissa, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori.

Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Balogh, Circati, Valeri; Bernabè, Sohm; Man, Kowalski, Mihaila; Bonny.

LA PARTITA

Parma pericoloso in avvio con il solito funambolico Man, il suggerimento per Bonny però è troppo lungo, con la sfera che si perde sul fondo. Napoli che risponde con Kvaratskhelia, destro a giro del numero 77 che non inquadra lo specchio della porta. Del Prato rileva l’acciaccato Valeri, Mihaila calcia a lato su pressione di Lobotka. Al 15′ Parma vicinissimo al vantaggio, prima con la testata di Kowalski che si stampa sulla traversa, poi con il destro telecomandato di Bonny, palla che coglie il montante alla sinistra di Meret. Pochi istanti dopo però la squadra di Pecchia passa, meritatamente, grazie al penalty fischiato dal direttore di gara ai danni proprio dell’estremo difensore partenopeo che travolge Bonny. E’ proprio il centravanti ducale che dagli undici metri non sbaglia (19′). Suzuki è attento su Mazzocchi, Kavara sfiora il pari con un tiro al volo di rara potenza. Man apparecchia per Bernabè, mancino preciso del centrocampista crociato che esce di poco, Raspadori si divora il pari a tu per tu con Suzuki, quattro i minuti di recupero nei quali non accade praticamente nulla. Seconda frazione di gara che si apre con il forcing azzurro, con Kvara che scalda i guantoni di Suzuki. Errore clamoroso di Raspadori, al 57′ doppio cambio nel Parma: dentro Almqvist e Cancellieri, out Kovalski e Bonny, finiscono sul taccuino del direttore di gara Lobotka e Antonio Conte per proteste. Debutto al Maradona di Romelu Lukaku, ma a flirtare con il pari è Buongiorno, bolide da fuori dell’ex Torino e palla che si stampa sulla traversa (66′). Spazio nel finale anche per David Neres in luogo di Politano, rosso per Suzuki complice un entrataccia proprio sull’ex Benfica con Del Prato nuovo portiere. Kvara spara alto, undici i minuti di recupero, nei quali accade di tutto, prima il pari di Big Rom su assist di Spinazzola, poi il vantaggio azzurro con la frustata di Anguissa che fa esplodere il Maradona.

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