Dopo la sconfitta in Supercoppa ci si attendeva certamente un Napoli diverso. Più convinto, deciso nell’obiettivo improrogabile: uscire dal Bentegodi di Verona con i tre punti per continuare a lottare per le posizioni nobili della graduatoria.
Partenopei che escono, invece, con tanti interrogativi, urgono riflessioni che ad oggi non si possono più celare, tifosi che hanno il dovere di ricevere risposte convincenti. Manca il veleno, quello che Gattuso cerca incondizionatamente senza sosta, manca la cattiveria agonistica, manca la continuità. Un climax di fattori che porta squadra e tecnico sul banco degli imputati.
E se l’errore difensivo di Dimarco non offusca la sua prestazione, tanto da pescare il jolly con il goal del pareggio, bisogna interrogarsi sui limiti caratteriali e di personalità degli azzurri. In confusione alla prima difficoltà, contro qualsiasi avversario che sia lo Spezia, il Verona, la Juventus o il Torino. Poco importa, i dati parlano chiaro.
E se la matematica non è un’opinione, infatti, gli azzurri registrano oggi la sesta sconfitta in 18 gare di campionato. Una ogni tre, un ritmo che non compete ad una squadra in lotta per la Champions.
E’ un 3-1 che fa riflettere sulle reali potenzialità dell’intero staff attorno alla squadra e sul futuro: calciatori sopravvalutati o scelte sbagliate da mister Gattuso?
Il Napoli deve guardarsi allo specchio, leccarsi le ferite e pensare già alla prossima. Di tempo per riflettere, purtroppo, neanche l’ombra. In settimana i partenopei affronteranno lo Spezia per accedere alle semifinali di Coppa Italia. Poi di nuovo campionato contro il Parma.
No stop, questa stagione. Ma una certezza c’è: il Napoli sta deludendo le aspettative di chi ritiene che questa sia la rosa più forte degli ultimi 20 anni. Sesti in classifica e con il fardello di alcuni indebellabili.
Quel salto di qualità che manca ancora e stenta ad arrivare, quella consapevolezza da grande squadra che resta il sogno nel cassetto. Bando alle ciance, il campo emana il suo verdetto volente o nolente.
Riprenditi, Napoli. Subito.