Gli anni passano, ma la passione resta invariata. Questa è la storia di Costabile De Marco, storico magazziniere del Santa Maria Cilento che da anni offre il suo prezioso lavoro a tutti i calciatori a partire dai Pulcini fino alla Prima Squadra. Perchè alla fine, dietro ai successi di una squadra, dev’esserci sempre una grande organizzazione alla base, che parte da una società solida e competente, capace non solo di agire a livello calcistico ma anche a livello umano. Ecco perché Costabile è un punto di riferimento: programmare con anticipo il materiale da mettere a disposizione agli atleti, con magliette, pantaloncini, calzettoni, e anche e soprattutto scorte mediche nel momento del bisogno sia in casa che in trasferta. Sembra facile, ma non lo è.
Il successo di una squadra di calcio non dipende solo da gol in rovesciate, prodezze dei portieri o schemi di gioco. Dietro le quinte c’è un lavoro silenzioso fatto di passione, di organizzazione, di serietà. E’ il ruolo del magazziniere, essenziale per il buon funzionamento di una squadra, anche se poco pubblicizzato. Il magazziniere non si occupa solo della lavanderia, di gonfiare i palloni o preparare le borse e le magliette per la partita. Molto spesso diventa un amico di tutti, soprattutto di giocatori.
“Qui mi sento a casa. Non ci manca nulla”
L’importanza della comunicazione nel ruolo di magazziniere: “Noi magazzinieri abbiamo fortemente voluto un sistema di lavoro diverso rispetto agli ultimi anni. Per noi è anche un momento di aggregazione con l’atleta perché passano sempre da me per prendere le loro cose e cambiarsi negli spogliatoi. Questo aspetto ci permette di lavorare bene e di condividere ogni giorno qualsiasi cosa. Molto importante è la comunicazione con l’atleta, devi diventare una sorta di padre con lui. Chi s’intende di questo lavoro capisce cosa voglio dire. Oltre a non fargli mancare nulla, cerchiamo di dargli tanto supporto anche dal punto di vista mentale nei momenti difficili”.
“Continuando così possono venire fuori grandi cose”
La salvezza ottenuta contro la Vibonese è frutto di duro lavoro: “E’ stato un anno diverso dagli altri. Abbiamo raggiunto la salvezza solamente a tre giornate dalla fine. La partita contro la Vibonese l’ho vissuta con una tensione particolare. Continueremo a giocare in Serie D, un traguardo che abbiamo ottenuto con tanti sacrifici. Continuando su questa strada possono venire fuori grandi cose.
Lavoro in una società dove non ci manca nulla. Ringrazio il presidente Tavassi, il direttore Alberico Guariglia e tutti i suoi collaboratori. Sono molto contento che la società mi abbia affiancato nuove figure capaci di darmi una grossa mano. Sono pilastri fondamentali di una famiglia che ogni giorno fa in modo che tutto vada per il verso giusto. Questa è casa mia, sento di aver dato e questo mi riempie d’orgoglio”.
