Ancora Bayern Monaco, sempre Bayern Monaco.
A Doha in Qatar, gli uomini di Flick si impongono per 1-0 contro il sorprendente Tigres allenato dal brasiliano Ferretti. Tutto come previsto ed ampiamente pronosticato, match vivo ma ovviamente ad appannaggio dei bavaresi, che non hanno tradito le attese. Match winner, Benjamin Pavard autore dell’unica rete dell’incontro al 59′.
Quarto trionfo per i rossi di Germania: il primo risalente al lontano 1976, i seguenti negli anni duemila, 2001, 2013 e appunto quello di questa sera. Al terzo posto chiude l’Ahly, che in giornata stende il favorito Palmeiras di Felipe Melo e Luiz Adriano, ex conoscenze del campionato italiano. Zero a zero ai tempi regolamentari, e partita decisa ai calci di rigore. Tre errori tra le fila dei brasiliani, tra cui appunto i due calciatori citati pocanzi.
Tornando ai bavaresi, si chiude un anno straordinario: sesto trofeo, eguagliato il record di Pep Guardiola, alla guida del Barcellona dei record.
Tanta, troppa la differenza tecnica tra le squadre in campo, limata, smussata, appiattita solo dalla perseveranza e dalla garra messicana, quella del Tigres per l’appunto. Soddisfazione immensa per Flick e il suo staff, sextuple centrato e siamo pronti a giurarci: non è finita qua.
I tedeschi sono e saranno ancora la squadra da battere, anche in questa complicata stagione sportiva. Sull’intero panorama europeo, è evidente che diversi sono i top club e le squadre dalla grande storia e dal grande potenziale, ma è altresì evidente che per forza, organizzazione, struttura societaria e completezza di squadra, sono poche le vere antagoniste.
E l’undici di partenza di questa sera, rema in questa direzione: granitico 4-2-3-1 con Neuer tra i pali, retroguardia a quattro formata da Pavard, Sule, Lucas Hernandèz, Davies. Centrocampo a due con Alaba ed uno stratosferico Joshua Kimmich, attacco affidato alla verve, alla velocità e alla tecnica sopraffina di Sanè, Gnabry e Coman.
Punta centrale?
Ovviamente sua maestà Robert Lewandowski.
Corazzata.
Squadra zeppa di campioni e meritatamente sul tetto del mondo.
Chapeau al Bayern dei record.
Fonte Foto: Autore Giuseppe Cacace/ AFP/ Getty Images.