Sia utile, faccia bene!
Ippocrate, padre della medicina, ritiene che il vino giovi alla salute del corpo e dello spirito perché è il sangue della terra.
Le sue indicazioni sui vini più adatti alle varie malattie e alle differenti stagioni dell’anno sono seguite fedelmente per tutto il Medioevo, grazie a Regimen Sanitatis della Scuola Medica Salernitana, che indica due tipologie di vino salutare: giovane e fresco oppure maturo e ben temprato, comunque da bere con moderazione;
Il vino passito inoltre è indicato per polmoni, stomaco, fortifica il sangue e scaccia la tosse e l’asma.
E, non ultima qualità, si diceva che “il vino dona floridezza alle vergini”, rendendole tonde, in carne.
Antiche teologie rispetto ai benefici del vino attribuivano a Luca, medico ed evangelista, l’invenzione di un balsamo a base di olio d’oliva e vite, contenente una forza risanatrice di spirito e corpo;
Inoltre Noe, dopo il diluvio e la sbronza, sia vissuto per altri trecento anni, e così la Bibbia raccomanda di dare vino a chi soffre, a chi è moribondo e chi ha il cuore “pesante”.
Testimonianze greche e d’Alessandria incalzano le stesse teorie, e anche i Romani confermano di conoscere bene le proprietà battericide del vino, che ai tempi di Cesare fu usato per le ferite dei gladiatori e per infezioni gastrointestinali, rafforzato da miele e radice di liquirizia.
Sappiamo che Cleopatra apprezzava le virtù d’altronde afrodisiache di un vino dolce che con molta probabilità è da attribuire al Brachetto, oltre al fatto che la Regina si facesse massaggiare col mosto, anticipando la moda moderna della wine therapy.
Quanto a Plinio, nota che nel corpo degli astemi il colorito sia più pallido e c’è meno forza e meno resistenza alla fatica, poiché un po’ di vino fa bene ai nervi, stimola l’ appetito, addolcisce tristezze e affanni;
Per secoli gli ospedali di conventi e monasteri curano con il vino, indispensabile rimedio contro la malnutrizione, potente tonico per chi ha bisogno di rinforzarsi.
Il vino diviene oggetto di ricerca scientifica di Altissimo livello quando Louis Pasteur si ritira nella casa di famiglia per dedicarsi agli studi sulla fermentazione. Da questo lungo percorso nasce lo scritto Études sur le vin, che afferma il vino come la più salutare e igienica di tutte le bevande.