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L’anno scorso ho avuto modo di leggere e recensire per il blog “Un té con la Palma” il libro “Maledetta Felicità” scritto da Marianne Power. Chi è Marianne? Giornalista freelance, scrittrice londinese, collabora con il Daily Mail, il Telegraph e Grazia. “Help me”, titolo originale dell’opera, è nato da una scommessa con se stessa, neanche lei si aspettava il successo che l’opera ha ottenuto! Il libro, una autobiografia ironica, e uscito per la prima volta nel 2018, oggi edito in lingua originale dalla Grove Press, è stato tradotto in vari Paesi tra i quali l’Italia, pubblicato da Giunti! Adesso, però, facciamoci raccontare la storia direttamente dalla protagonista!
1. Da dove nasce l’idea di “Maledetta Felicità”? All’epoca lavoravo come giornalista freelance quando ho avuto l’idea di questo libro. Su carta le cose andavano alla grande, avevo un ottimo lavoro, un guardaroba pieno di abiti stravaganti, buoni amici ma, in realtà, mi sentivo persa. Avevo 35 anni e, mentre i miei amici iniziavano a comprare casa, sposarsi, mettere su famiglia, io mi ritrovavo bloccata nella stessa vita che conducevo dall’età di vent’anni, annegavo in un mare di scadenze, debiti e poatumi da sbornia. In quel periodo, poi, leggevo molti libri self-help e con quelle pagine sognavo una vita perfetta, una vita piena di soddisfazioni se solo mi fossi alzata alle 5 del mattino per meditare o se fossi riuscita ad uscire dalla mia comfort zone. Poi una domenica, dopo l’ennesima notte brava,   mentre rileggevo la mia copia di “Sentire la paura e farlo comunque’alle tre del mattino, ho avuto l’idea che pensavo mi avrebbe cambiato la vita. Non leggere più self-help ma fare self-help. Così decisi di scegliere un libro per ogni mese, seguirne i consigli per eliminare tutti i miei difetti – dal denaro agli uomini – per avere una vita perfetta! Questo era il piano ma, come ben sanno i miei lettori, in realtà non è andata così…da questo piano è nato “Maledetta felicità!”.
2.”Maledetta felicità” è un libro autobiografico ma… quanto c’è di vero e cosa, invece, è inventato? Ho fatto tutto ciò che ho scritto! Ho soltanto cambiato i nomi e l’ordine di alcuni eventi per proteggere la privacy delle persone e rendere la storia più scorrevole e piacevole per i lettori.
3. Cosa hanno pensato i tuoi amici e la tua famiglia quando si sono ritrovati nelle pagine di “Maledetta felicità”? Sono stati di grande aiuto, gli sono grata e mi reputo molto fortunata!
4. Come è stato il confronto con i lettori? Il tuo libro è piaciuto? Sì! Quotidianamente ricevo messaggi da uomini e donne da ogni parte del mondo che mi dicono di apprezzare molto il mio libro! 
5. Qual è stato il miglior complimento ricevuto e qual è stata la peggiore critica? Il miglior complimento è che quando leggono il mio libro si immedesimano molto, ritrovano se stessi fra le mie pagine. La critica peggiore l’ho ricevuta da un lettore che si sentiva frustrato mentre leggeva dei miei successi e poi, all’improvviso, commettevo qualcosa di stupido… onestamente comprendo questa critica.
6. Dopo “Maledetta felicità”: com’è cambiata la vita di Marianne? L’anno in cui è uscito il libro è stato un anno di grandi cambiamenti, un anno costellato di viaggi e intervisti. Ora sono ritornata alla normalità, vivo con il mio pc e mi preoccupo delle mie parole, lavorando affinchè siano buone. Tuttavia sono cambiata, oggi mi sento molto più in pace sia con me stessa che con gli altri rispetto a prima. Oggi sono anche in contatto con persone adorabili provenienti da varie parti del mondo che mi scrivono dopo aver letto “Maledetta felicità”. È una gioia. Ho imparato molto negli ultimi anni, riesco a comprendere la vita e me stessa in maniera più profonda rispetto a prima. Ad ogni modo, non sono mai diventata la persona perfetta che volevo diventare. La buona notizia è che ora so che nessuno è perfetto e sono soddisfatta di quel che sono.
7. Marianne lettrice: chi sono i tuoi scrittori di riferimento? Qual è il tuo libro preferito? Cosa leggi di solito? Al momento trovo difficile leggere, la mia concentrazione ha subito una battuta d’arresto durante la pandemia. Tuttavis ho letto Elena Ferrante quest’anno e me ne sono innamorata! Ho adorato anche i diari di uno scrittore australiano che ha vissuto per anno nel Regno Unito, Clive James. Mi piace la scrittura onesta e divertente. 
8. Ultima domanda: quali sono i tuoi progetti futuri? Scriverai ancora?Sto scrivendo il mio prossimo libro, parla di sentimenti, di relazioni e di come avere una vita ricca d’amore senza, necessariamente, un matrimonio e dei figli. 
Grazie a Marianne per la bellissima intervista che ci ha concesso! Non vediamo l’ora di leggere il suo prossimo capolavoro! 
Inglese:
Last year I had the opportunity yo read and review the book “Maledetta felicità” written by Marianne Power for the blog “Un tè con la Palma”. Who is Marianne? Is a freelance journalist, London-based writer, collaborates with the Daily Mail, the Telegraph and Grazia. “Help me”, the original title of the book, is a fruit of a bet with herself, she wasn’t expecting such a big success for her book. Ironic autobiography, released for the first time in 2018, today has been published by Grove Press in its original language, has been translated in various countries including Italy, published by Giunti. But now let us listen to the story directly from the writer. 
1. Where did the idea of “help me” come from?  

I was working as a freelance journalist when I got the idea for this book. On paper things were good – I had a big job, fancy wardrobe and nice friends – but underneath it all I was lost. I was 35 but while friends bought their first homes, got married and started families, I was stuck in the same life I’d had since my twenties, drowning in a sea of deadlines, debt and hangovers. Around this time, I was reading a lot of self-help books and with every book I read I’d dream of how perfect life would be if I just got up at 5am to meditate, or repeated affirmations or really did get out of my comfort zone. Then, one hungover Sunday, while re-reading my battered copy of Feel the Fear and Do it Anyway at 3am, I had the idea that I thought would change my life. I would no longer read self-help, I would DO it. I would pick one self-help book a month for a year and follow its advice. I would systematically eradicate my every flaw – from money to men – and then, well, life would be perfect! That was the plan! It didn’t happen that way in reality. The result is my book. 2. “Help me” is an autobiographical book but … how much is true and what is invented instead? I did everything that I wrote about! I changed names and the order or some events to protect people’s privacy and to make the story as enjoyable as possible for people. 
3. What your family and friends thought when they found themselves in the “help me” pages? They were very supportive! I am lucky and grateful. 
4. How was the comparison with the readers? Did they like your book? Yes I get a message almost everyday from men and women around the world saying they relate to my book. 
5. What was the best compliment received and what was the worst criticism? The best compliment is that when they read the book they feel like they are reading about themselves and the worst criticism was that it was frustrating to read me making progress and then doing something stupid! I can relate to that criticism and understand it! 

6. After “help me”: how has Marianne’s life changed? The year the book came out it was a big change – a lot of travel and interviews. Now life is more normal again. It’s me and my laptop worrying that the words I’m writing aren’t any good! However I am changed in that I feel much more at peace with myself and with others than I did before I wrote Help Me! I am also connected now to lovely people all around the world who write to me after reading the book. That’s a joy. I learned a lot in the last few years and feel that I understand life and myself a little bit better than I did before. HOwever I never became the perfect person I wanted to become! The good news is that now I know that nobody is perfect and I feel like I’m pretty good the way I am. 

7. Marianne as a reader: who are your reference writers? What’s your favorite book? What do you usually read? I am finding it hard to read at the moment. My concentration has not been good in the pandemic. However I read Elena Ferrante for the first time this year and fell in love with her writing. Also the diaries of an Australian writer who lived in the UK for years called Clive James have made me life. I like writing that is honest and funny. 

8. Last question: what are your plans for the future? Will you write again? If so, what? I am writing my next book which is about love and relationships and how to have a life with love in it that does not have to be marriage and children.

Thanks to Marianne for the wonderful interview. We can’t wait to read its next masterplace!

Raffaella Iannece Bonora 

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