“Vi è una ostinazione in me che non tollera di lasciarsi intimidire dalla volontà altrui. Il mio coraggio insorge a ogni tentativo di farmi paura.”
[JANE AUSTEN]
Devo ammettere che, quando ho conosciuto Francesca, ho pensato subito che mi piacesse: schietta, senza peli sulla lingua, genuina, coraggiosa, umile, fragile, forte.
Una donna di poco più di 30 anni con un sogno, quello della condivisione di prodotti di qualità che piacciono prima di tutto a lei. Sul punto non transige: se non condivide il gusto di un prodotto, lo dichiara e non lo propone ai suoi ospiti.
Nasce così quest’anno, in provincia di Salerno “L’Ostinata Wine-Experience”, un locale che racconta una storia, quella di Francesca Carracino. Un’enoteca con somministrazione di vini, che fa una ricerca molto approfondita su salumi e formaggi, valorizzando sia il prodotto campano che quello internazionale.
Francesca nel suo percorso di vita, ha sperimentato vie che l’hanno portata a studi diversi, c’è la laurea prima in scienze politiche, poi gli studi in giurisprudenza e successivamente un master in psicologia forense, per poi approdare, finalmente al vino con un percorso di studi che si conclude al titolo di Sommelier AIS (Associazione Nazionale Sommelier). Questo percorso inizialmente distonico rispetto al mondo imprenditoriale dell’enogastronomia troverà in ogni caso il suo motivo d’esserci stato, basta fermarsi a fare una chiacchierata con lei.
L’Ostinata Wine-Experience diventa quindi una realtà che nasce proprio da tutto questo, dall’ostinazione nel raggiungere l’obiettivo imprenditoriale contro anche l’auspicio delle persone che le erano vicino, e che invece la vedevano seguire un percorso professionale diverso, continuativo degli studi fatti, ma che in lei non maturavano come percorsi appassionanti.
Ciò che appassiona Francesca è il vino e più in generale la materia prima di qualità, per questo motivo ha voluto puntare soprattutto su piccole realtà, cantine non commerciali, introducendo in carta anche vini macerati, biologici, biodinamici. Seleziona personalmente il prodotto attraverso una minuziosa ricerca che si traduce in un’offerta al cliente che cerca di essere anche diversa volta per volta avendo modo di poter così proporre sempre qualcosa di diverso.
L’Ostinata Wine Experience è anche un luogo in cui si può esporre la propria arte con delle mostre gratuite, si possono organizzare eventi con chef, enologi, produttori, appassionati e qualunque altra categoria di mangiatori e bevitori che, in qualche modo, condividono lo spirito di Francesca nel far vivere ai propri ospiti esperienze legate al territorio e all’artigianalità. L’Ostinata ha infatti ospitato ad esempio un bellissimo show-cooking con Ermenegildo De Masi e il suo progetto “Il Pastafondaio”, ma anche degustazioni ad esempio con i vini della cantina campana Francesca Fiasco.
Un consiglio di Francesca per chi vuole intraprendere un percorso nel mondo della ristorazione è di “essere pazienti, tenaci, e soprattutto comprendere che un prodotto non va semplicemente servito, ma va raccontato perché un prodotto è espressione di un territorio e chi si occupa di ristorazione può raccontare attraverso i suoi prodotti una cultura”.
Non si cede a compromessi, l’impronta de L’Ostinata Wine Experience rimane quella che è stata fin dal principio, con l’auspicio che il duro lavoro di conversione dalla quantità alla qualità dia i suoi frutti, perché lo merita.
E quando infine chiedo a Francesca del suo primo ricordo legato ad un vino, mi parla di Gravner e di Podversic Damijan, mi parla di emozione e di lacrime scivolatele sul viso, e di quanto queste due anime di vino convivano fermamente in lei.
Da poco Francesca, insieme all’enologo Sergio Pappalardo, hanno intrapreso un nuovo percorso imprenditoriale insieme che, sulla scia di quanto fatto all’Ostinata, ha lo scopo di portare una proposta di “naturalità” anche nel centro storico di Salerno con il loro locale “Consenso Wine Tasting”.
E noi verremo a trovarvi anche li.
In bocca al lupo ragazzi.
