E’ un Napoli reduce da un 6-0, carico e deciso a non voler perdere più terreno nei confronti delle big. Un risultato tennistico, che apre le porte all’immaginario collettivo di un sogno chiamato Supercoppa.
Magari come a Doha, il 22 dicembre 2014, magari con un’altra vittoria tinta di azzurro questa volta in quel di Reggio Emilia. Sarà Gattuso contro Pirlo, per la prima volta senza le maglie rossonere addosso. Due allenatori ancora agli albori della propria carriera, che hanno subito apprezzato la transizione dal mondo del calciatore a quello di coach, primi comandanti di una truppa al loro servizio.
Sarà anche il primo incontro stagionale tra i due, dopo il rinvio del match fissato per il 4 ottobre 2020, conclusosi agli atti solo con il giudizio del Collegio di Garanzia del Coni. Una vicenda tormentata, della quale se ne riparlerà per mesi e mesi fino alla fine della stagione.
Per Gattuso sarebbe il secondo trofeo in un anno esatto di era Napoli, Pirlo si gioca tutto su di un palcoscenico importante e prezioso, per il futuro di una Juve quasi mai partita così male in campionato in tutti questi anni colmi di vittorie e trofei.
Gli interrogativi che ci poniamo sono diversi e solo il campo sarà in grado di svelarli o di celarli. Potremmo non ottenere le risposte che vorremmo, oppure di converso capire molto da ciò che le due squadre possono realmente fare in questa stagione.
Insomma, come si suol dire, ” Chi vivrà, vedrà“. Domani più di prima, perchè i pronostici non renderebbero l’idea della passione che ci lega a questo sport incondizionatamente.
Che vinca il migliore, in un momento difficile, dove un trionfo vale molto più dell’oro. Per tutti.