di Flaviano Pinto
Per la ripresa economica del nostro Paese è fondamentale recuperare e rilanciare le
Eccellenze italiane che hanno reso unico il “marchio” Italia nel mondo, dall’arte alla
cultura, dall’enogastronomia all’ambiente. A fare da traino il comparto turistico e
della ricettività, per il quale questa potrebbe essere addirittura l’occasione per
innovarsi e creare per il futuro un nuovo modello di offerta turistica, maggiormente
attrattivo e competitivo. Per il rilancio immediato, invece, occorrono provvedimenti
ed iniziative concreti, a differenza di quelli fin qui adottati.
Inefficace il contributo ai lavoratori stagionali del turismo, sarebbe più opportuno
riconoscerlo alle imprese turistiche, a condizione che assumano i lavoratori e
garantiscano loro stipendi giusti, in modo da poter aprire e creare economia, con
l’ulteriore incremento dell’occupazione nei settori ad esso collegati, come
autorevolmente sollecitato peraltro anche dal Presidente di Federalberghi.
Inutile il finanziamento agevolato alle imprese, gli importi, i vincoli (non consente tra
gli altri, di estinguere scoperti bancari) e le condizioni per ottenerlo e conservarlo
fino alla scadenza, lo rendono inconsistente.
Inutile il bonus vacanze, con esso l’imprenditore turistico non ottiene alcun
sostegno, anzi sarà peggiorativo, poiché nell’immediato egli dovrà fornire i servizi ai
turisti, pagare i fornitori e gli stipendi, coprire gli ulteriori investimenti, per poi
incassare il corrispettivo sotto forma di compensazione con le imposte. Le cui
modalità sono al momento ancora incerte, ma che potrebbero, come per altri bonus, consentire una compensazione con le sole imposte sul reddito (Ires ed Irpef)
quindi, nella migliore delle ipotesi, a distanza di almeno un anno e solamente se e
nella misura in cui le imposte sarebbero dovute.
Cosa andrebbe fatto. Basta poco, ma fatto bene, e di seguito lo descrivo in sintesi.
In primo luogo, dettare un protocollo anti Covid-19, con prescrizioni precise, che gli
imprenditori turistici dovranno applicare nella gestione della struttura, a tutela degli
Ospiti e del personale, ma anche per evitare loro responsabilità civili e penali, e per
consentire anche di adeguarsi prontamente, in vista della possibile riapertura a
breve.
Adozione, da parte delle Amministrazioni Pubbliche, di procedure ed interventi
periodici di sanificazione, tutela e messa in sicurezza dei territori.
Miglioramento della mobilità, con reti di trasporto più efficienti, in grado di
decongestionare le principali mete turistiche.
Il rilancio, la cura ed una maggiore fruibilità di siti storici, artistici e culturali, e la
realizzazione di iniziative culturali di valenza nazionale ed internazionale,
concentrando le risorse su pochi eventi, anche enogastronomici, ma il cui impatto
sull’economia locale sia storicamente dimostrabile.
La realizzazione di piattaforme on-line, per comprensorio turistico, per la
prenotazione ed acquisto integrato di servizi e beni, che consenta al turista di
comporsi e comprare, con un solo click, il proprio pacchetto di viaggio, maturando
anche bonus e sconti proporzionati a quanto prenotato.
Un incremento dell’imposta di soggiorno, la cui incidenza sul prezzo sostenuto dal
turista è irrilevante, piuttosto che la sua eliminazione, affinché i Comuni possano
disporre di risorse aggiuntive, con le quali sostenere o contribuire a sostenere
iniziative come quelle rappresentate.