La Regina Elisabetta II e il calcio, una storia nata da lontano e coltivata nel corso degli anni a suon di passione e romanticismo. Perché alla fine chi nasce in Inghilterra non può non masticare calcio, la patria del “football” per eccellenza.
La regina è stata presente in alcuni dei momenti più importanti della storia del calcio britannico, uno in particolare, ossia la consegna dell’unica Coppa del Mondo vinta dall’Inghilterra a Sir Bobby Moore nel 1966.
Inoltre, nel 2007, Elisabetta avrebbe dovuto inaugurare il nuovo stadio dell’Arsenal, l’Emirates Stadium, ma un mal di schiena le ha impedito di farlo.
Per andare incontro a questo imprevisto, la squadra di Arsene Wenger venne invitata a Buckingham Palace per fare un giro degli Appartamenti di Stato e poi per sorseggiare insieme il classico tè pomeridiano.
La Regina è stata anche spesso e volentieri spettatrice di numerosi incontri, in particolare le finali di FA Cup durante i primi anni del suo lungo percorso. Il compito era quello di premiare la squadra vincitrice e di consolare la squadra uscita perdente dall’incontro.
IL RAPPORTO CON I CALCIATORI
Uno dei ruoli più importanti di Elisabetta è stato il riconoscimento dei contributi di varie figure del calcio in occasione degli onori di Capodanno e del compleanno della regina. Da Sir Stanley Matthews (primo giocatore a ricevere un cavalierato) ad Alf Ramsey, Alex Ferguson e Bobby Robson. Anche numerosi calciatori hanno ricevuto gli elogi dalla regina, come Roy Hodgson, David Beckham e Gareth Bale.
IL CORDOGLIO DAL MONDO DEL CALCIO
Tanti messaggi e tante iniziative per omaggiare una delle pagine più tristi dell’Inghilterra. Durante la pausa del secondo tempo del match di Europa League tra Zurigo e Arsenal, è arrivata la notizia della morte della regina Elisabetta II, che coinvolge da subito lo stadio Kybunpark di San Gallo. Così, prima del fischio d’inizio del secondo tempo , i Gunners e la squadra svizzera hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare la figura della sovrana deceduta oggi in Scozia.
