Tonny Vilhena potrebbe rivelarsi un colpo molto interessante per la Salernitana. L’olandese classe ’95, che nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balòn, è a caccia di riscatto dopo le ultime esperienze poco produttive lontano dalla sua Rotterdam, casa del Feyenoord.
Sarà il nuovo numero 10 dei campani. Vilhena è una leggenda del Feyenoord con cui ha esordito nel 2012 a 17 anni. In sette anni ha messo insieme 258 presenze e oltre 40 gol, decisivo per la vittoria del titolo olandese nel 2017. Nello stesso periodo si era ritagliato anche un posto in una nazionale affollata come quella olandese, con cui è riuscito a fare 15 presenze.
Nel 2019 è finito al Krasnodar, squadra russa piena di ambizioni che aveva speso quasi 10 milioni per il suo cartellino. Anche qui è diventato un perno della squadra almeno fino all’inizio di quest’anno, quando è stato ceduto all’Espanyol.
A 27 anni Vilhena è nel pieno della sua maturità atletica, ma la sua è una di quelle parabole che prendono una piega verso il basso prima del previsto. Ronald Koeman, che di talento ne ha visto tanto nel corso della sua carriera, decise di promuoverlo in prima squadra in età molto tenera. Era un Feyenoord ricco di talenti ambiti da numerosi top club europei: da De Vrij a Clasie, passando per Martins Indi, Janmaat, Kongolo e Boetius.
Che tipo di giocatore è?
L’olandese ricopre principalmente il ruolo di centrale di centrocampo, in una linea a quattro come interno di sinistra, come fatto in maniera egregia nel Feyenoord, o di mezzala nel centrocampo a cinque, come quello granata.
Il tiro dalla distanza e la progressione tra le linee sono le armi da sfoderare nei momenti più difficili delle partite, e non è da escludere che, in caso di cambio di modulo, possa anche ricoprire il ruolo di trequartista, come già fatto in passato in determinate circostanze sempre con la maglia biancorossa del Feyenoord. Inoltre, la sua duttilità non si ferma alla linea mediana, in quanto negli ultimi anni al Krasnodar è stato anche impiegato come terzino sinistro e centrale a metà strada tra centrocampo e difesa, ovvero il mediano nella sua accezione più pura.
Ex stellina della nazionale olandese
Vilhena, anni fa, era considerato uno dei diamanti più ricercati d’Europa. Pilastro dell’U17 olandese, compie il grande salto in U21 bruciando anticipatamente tutti i tempi. Con l’U17, però, arrivano le vittorie degli Europei nel 2011 in Serbia (dove fu il miglior marcatore insieme ad Ebecilio con 3 gol) e nel 2012 in Slovenia, una squadra che riuscì ad avere la meglio ai calci di rigore nella finale contro la più quotata Germania dei vari Werner, Goretzka e Max Meyer.
Nel marzo 2013 viene convocato dal CT della nazionale maggiore Louis van Gaal per la doppia sfida valevole per le qualificazioni al campionato mondiale del 2014 contro Estonia e Romania, senza però riuscire ad esordire. Nel 2014 viene inserito nella lista dei 30 pre-convocati per il campionato mondiale del 2014, senza poi essere inserito tra i 23 convocati definitivi.
L’esordio arriverà nel 2016 nella vittoria contro l’Austria per 2-0. Era un incontro amichevole, e Vilhena subentrò al 79′ al posto di Bazoer, altra promessa mancata del calcio olandese.