Pubblicato per la prima volta nel 1847 in Inghilterra e scritto da Charlotte Bronte sotto lo pseudonimo di Currer Bell, Jane Eyre è un’opera che “insegna e segna” il lettore. Un libro che merita di essere riletto infinite volte, poiché capace di regalare emozioni intense al lettore senza mai stancare. Il lettore , assume le vesti di un “cannibale” capace di fagocitare con un ritmo incalzante una pagina dopo l’altra, per giungere nostalgico alla fine: non più sazio. Un lettore che lascia con le lacrime e un pizzico di amarezza i personaggi , arrivati ormai, alla loro piena maturazione. Charlotte Bronte descrive un amore fatto di purezza, morale, ricordi e lacrime. Narra di un sentimento tutto interiore che elude l’aspetto puramente carnale o passionale, ma non per questo svilito della sua reale essenza. Un amore che si paleserà prima ai lettori che ai personaggi. Ambientato in Inghilterra, intorno al 1820 nella complessa e contradittoria epoca vittoriana .Caratterizzata da prosperità e progresso, da grave povertà , disagi e profonda ingiustizia per le classi più disagiate. “L ‘epoca che ha spento le candele per occultare la verità sull’esistenza e le manifestazioni del reale.” Il romanzo ha come protagonisti principali Jane Eyre: una fanciulla orfana, determinata e colta e Sir Edward Fairfax Rochester : uomo aristocratico, imponente e austero. I due appartenenti a classi sociali diverse, saranno ostacolati da un precedente matrimonio di lui, attuato con l’inganno. Jane Eyre sarà capace di frenare il fuoco dell’amore che già ardeva dentro il suo cuore, per sposare un ideale etico , il quale non farà altro che irrobustire il suo rigorismo morale e nobiltà d’animo. A dispetto della debolezza di Mr Rochester che a nessun costo vorrebbe allontanarsi dalla sua “vera e prima amata”. Un libro che lascia poco spazio agli aspetti puramente provvidenziali e religiosi, come accadrà per la storia di Alessandro Manzoni :I promessi sposi. Un amore realistico che non cade nel banale e nel superficiale. Un’opera che penetra nel cuore dei lettori, trasportandoli nelle mura di Thornfield Hall rendendoli partecipi della vicenda. Il rispetto, l’attesa e il candore sono tratti fondamentali che accompagnano il filo invisibile che detiene la scena: l’amore. Una lettura magica e unica che può far rientrare l’opera nella definizione di “classico” così come fu espressa da Italo Calvino:” I classici sono libri che esercitano un’influenza particolare sia quando si impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale”.
Vi lascio con poche battute tratte dal libro.
“Voi Jane , dovete essere mia: tutta mia. Sarete mia ? Dite di sì, presto.”
“Mr Rochester, lasciatemi guardare il vostro viso: voltatevi verso la luce della luna.”
” Perché?”
” Perché voglio leggervi in viso. Voltatevi!”
” Ecco! Lo troverete poco più leggibile di una pagina accartocciata e scarabocchiata. Avanti, leggete: solo fate in fretta perché soffro.”
” Oh Jane mj torturate!” esclamò. “Con quello sguardo indagatore e fedele e generoso, mi torturate !”
“Come può essere? Se siete sincero, e la vostra proposta reale, i miei unici sentimenti per voi devono essere la gratitudine e la devozione … Non posso torturarvi.”
” Gratitudine!” gridò e aggiunse furiosamente :”Jane, accettami in fretta . Dite Edward- chiamatemi per nome- Edward ti sposerò!”.
“Siete sincero? Mi amate davvero? Desiderate sinceramente che io sia vostra moglie?”
“Sì; e se vi serve un giuramento per soddisfarvi, lo giuro.”
“Allora, signore vi sposerò