La Corte internazionale di giustizia ha ordinato a Israele di fermare subito l’offensiva a Rafah e ogni altra operazione militare che possa nuocere ai civili.
Presso la medesima Corte, il Sudafrica ha presentato una petizione contro Israele per genocidio, chiedendo di interrompere l’attacco a Rafah.
Il raid presso quest’area, a confine con l’Egitto è iniziato quasi tre settimane fa e si sta intensificando.
La Casa Bianca ha ripetuto la sua posizione in merito, e contrariata rispetto a tale attacco ha chiesto agli israeliani un piano per l’evacuazione dei civili: oltre ai 250 mila abitanti sono accampati un milione e mezzo di palestinesi.
La Corte ha inoltre chiesto a Israele di aprire un valico di Rafah per permettere l’assistenza umanitaria, ribadendo le sei misure imposte a gennaio e sottolineando come la situazione sia ormai «disastrosa».
I militari israeliani hanno recuperato nel nord della Striscia di Gaza altri tre cadaveri portati via dai terroristi di Hamas il 7 ottobre.
Nel frattempo, il capo della CIA, William Burns, arriva in Europa per incontrare David Barnea, direttore del Mossad, e provare a far ripartire le trattative per il rilascio degli ultimi ostaggi.
L’ennesimo conflitto in un Mondo che tenta di rivendicare o meglio si illude di aver raggiunto grandi traguardi, mentre aumentano ingiustizie, morti e lotte vane.
Il dialogo, la tolleranza, e la pace sono gli unici strumenti di cui l’intera Umanità necessita.
STOP ALLE GUERRE
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