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I Nostri Sponsor

Lucia Moscato è un’imprenditrice, vive a Campagna, è sposata con Sandro ed hanno due figli, Ludovica di 10 anni anni, e Paolo di 7 anni. E’ laureata con lode in Economia all’università La Sapienza, ed ha conseguito altre specializzazioni per assecondare la propria vocazione manageriale nel settore avicolo. E’ cofondatrice dell’associazione no profit Puglietta Proles, che opera al fine di creare un ambiente sicuro, inclusivo ed educativo per i bambini delle nostre comunità, offrire sostegno alle famiglie che condividono questo impegno, organizzando attività ed eventi che arricchiscano la vita dei piccoli, promuovendone la crescita, la creatività e la connessione sociale. Durante i colloqui intercorsi per questo servizio ci ha colpito molto una sua frase: “affinché il bello che c’è lo possano vivere tutti”. Ha creato, insieme al marito, quest’affermatissima azienda, L’Uovo d’Oro, che compie ormai i 10 anni di attività, ed è un piacere celebrarli con questa intervista, rilasciata in esclusiva per Resportage, proprio in occasione della Giornata Internazionale della Donna. A lei va un fervido ringraziamento, e a tutte le donne l’auspicio più bello.

  1. Dottoressa Moscato, si ritrova oggi imprenditrice affermata, ma cosa sognava di diventare da grande?

Non le sembrerà vero, ma io ho sempre desiderato di mettere su un allevamento di galline ovaiole. Avevo 17 anni quando costrinsi mio padre ad accompagnarmi in un allevamento di ovaiole per capire come funzionava. Ero troppo giovane e troppo inesperta, così decisi di intraprendere gli studi alla facoltà di Economia alla Sapienza di Roma. In tutti gli anni di studio, con i miei amici parlavo del mio sogno e mi diedero il soprannome di “gallinara”. Intanto coltivavo le mie amicizie e conoscenze nel settore avicolo facendomi promettere dai “big” che avrebbero acquistato le mie uova quando sarei stata pronta. Intanto mi laureai alla Triennale e visti gli ottimi risultati la mia famiglia mi invogliò a continuare, così conseguii anche la laurea specialistica con il massimo dei voti. Ormai tutti pensavano che avevo abbandonato l’idea dell’allevamento convinti che sarei rimasta a lavorare a Roma. Ma così non è stato, anzi. Nel frattempo ho conosciuto Sandro, con il quale ho condiviso la mia idea ed egli stesso, notando la mia passione e la mia tenacia a realizzare il mio sogno, mise a punto un business plain a cinque anni -Sandro lavorava per un multinazionale come revisore dei conti- e appurando la validità del progetto decise di appoggiarmi. Intanto ci siamo sposati ed è nata la nostra prima figlia. Il 15 luglio 2015 sono arrivate le prime galline e il mio sogno ha cominciato a prendere forma. Nel giro di un anno ho avuto la necessità di essere affiancata, così Sandro decise di lasciare il lavoro a Roma e abbiamo dato il via al nostro progetto più ambizioso e più sacrificante di sempre.

  1. Il Rapporto Unioncamere del 2020 parla di una crescita del 29% delle PMI (Piccole e Medie Imprese) a guida femminile; rispetto a quelle guidate da maschi, promuovono più iniziative di responsabilità sociale e sono più attente alle questioni dell’inclusione, alla sostenibilità e molto più orientate verso la filosofia aziendale del give back. Cosa ne pensa?

Le dico perchè ho voluto che il mio allevamento fosse biologico: mi sono messa nei panni di tutte le mamme che sono orientate ad alimentare i loro figli con prodotti di qualità, che credono nel benessere umano e animale, che cercano di mantenere e far perdurare quel poco di buono che è rimasto in un mondo pieno di “cibo spazzatura”. La mia è anche una responsabilità sociale. Noi siamo quello che mangiamo. E noi donne abbiamo quella sensibilità che ci fa vedere oltre, che ci fa arrivare un pò più in là, non a caso si dice che “il mondo è delle donne”! Potrò sembrare troppo femminista, ma le assicuro che non lo sono, ma sono una che crede nella solidarietà femminile e la rete tra donne “è tanta roba”!

  1. In molti oggi asseriscono che siano più importanti le abilità personali ed emozionali, dette anche soft skill, rispetto a quelle tecniche e legate essenzialmente a titoli di studio, conosciute come hard skill, ai fini di una differenziazione e successo dell’azienda in scenari super competitivi. E’ d’accordo?

L’Uovo d’Oro è la sintesi di entrambe: io sono la parte “emozionale”, mio marito la parte “tecnica”. Ci compensiamo e ci arricchiamo e così siamo in grado di dare dinamicità all’azienda abbracciando progetti che non siano strettamente legati all’allevamento in senso stretto. Ad esempio siamo sponsor ufficiale della squadra di pallavolo della città di Campagna, la Fortidudo Campagna che ci sta dando un sacco di soddisfazioni, è in Seconda Divisione femminile e sta “spaccando”!

  1. Lei è stata da sempre impegnata nel sociale, con un’attenzione fine e profonda, e lo è ancora oggi. Cosa ha dato questa particolare vocazione alla sua formazione di imprenditrice e di donna?

Chi mi conosce da sempre sache sono sempre stata un pò così…bacchettona ma sognatrice. Ho avuto la fortuna di potermi esprimere e di mettere in pratica quello in cui ho sempre creduto. Faccio parte di un’associazione Puglietta Proles che mi dà modo di sperimentare e di concretizzare le mie passioni e le mie attitudini: attività per i bambini, punto di riferimento per i ragazzini, sensibilizzazione di temi delicati nelle scuole, creare aggregazione per fini ludici ma sempre facendo attenzione a trasmettere valori importanti. E se sono così oggi lo devo anche a persone che sono sempre state la mia guida in gioventù e avranno sempre un posto speciale nel mio cuore!

  1. Ha davanti a sé un gruppo di giovani. Ciascuno di loro sta creando il proprio modo di interagire con il prossimo, di superare le difficoltà, di sviluppare idee, di gestire il tempo e le responsabilità, di condurre una vita piacevole e produttiva. Dia loro, se vuole, almeno un consiglio.

Se puoi sognarlo, puoi farlo!”. È stato il mio mantra. È una frase di Walt Disney, un visionario che ha creato un mondo parallelo. Ognuno di noi può farlo. Serve consapevolezza, tenacia, sacrificio, passione, volontà di non arrendersi mai, rialzarsi quando si cade e riprovare, amore per se stessi e verso chi ci circonda. A muovere le fila di tutto è sempre l’amore, per noi, per gli altri e per Dio.

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