Ci siamo lasciati parlando della denominazione Champagne, accennando al suo carattere deciso, determinato, e al lustro che ha saputo conquistare nel tempo, sicuramente favorito da condizioni pedoclimatiche vantaggiose.
Oggi propongo una bollicina, probabilmente farò storcere il naso a qualcuno non pubblicando Champagne più nobili, più, costosi, più. Ma trovo che questo rosé sia un giusto compromesso tra qualità e costo e quindi mi fa piacere condividerlo.
Il viaggio della produzione di cui sto per parlarvi nasce nel 2015.
Valentin Leflaive.
Si parte da generazioni di viticoltori storici nella zona di Puligny-Montrachet e si arriva ad Avize sulla prestigiosa Côte des Blancs. La comparsa di questa maison la dobbiamo alla collaborazione di due menti profondamente legate al proprio territorio enoico, uno è Oliver Leflaive appassionato artista vinificatore nella denominazione Champagne AOC e precisamente ad Avize, l’altro è Erik De Sousa amico di Oliver e grande uomo di vino appartenente alla Borgogna di Puligny-Montrachet.
La fusione non poteva restare in sordina vista la qualità del prodotto delle loro menti, oltre che dei loro cuori. Nel 2020 Valentin Leflaive ottiene la sua approvazione (Négociant Manipulant) e si stabilisce nella sua nuovissima cantina a Oger.
La filosofia produttiva prevede che le uve di ogni parcella vengano vinificate separatamente, dopodiché il vino viene assemblato con i “vin de réserve” prima di essere imbottigliato e messo in affinamento nelle cantine di Avize. Parte dei vini viene invecchiata in vecchie botti di Borgogna che sono state precedentemente utilizzate per invecchiare i vini Puligny-Montrachet e Montrachet. In questo modo ogni cuvée riesce a regalare una straordinaria mineralità, finezza e complessità.
“Champagne Valentin Leflaive è un invito a reinventarsi con un approccio positivo ed edonistico.”
Champagne BA|17|80 Valentin Leflaive Rosè Brut: 100 % Pinot Noir, raccolto in vigne di 45 anni dei migliori Grand Cru della zona Montagne de Reims, nel bellissimo terroir fatto di pendii calcarei di Bouzy e Ambonnay. La vendemmia è manuale, le uve, una volta selezionate nel loro appezzamento, vengono vinificate separatamente. La prima fermentazione avviene in vasche d’acciaio inox con “vin de réserve” del 30% maturato in botti di secondo passaggio delle migliori cuvée dei vini di Borgogna. Affinamento per minimo 20 mesi sui propri lieviti e dosaggio 8 g/l.
Il suo colore rosa, delicato ma allo stesso tempo brillante e deciso è dovuto al Pinot Nero. Il perlage è fine e persistente. Al naso gli aromi si evolvono, dalla frutta, la fragola, il lampone, il ribes, ma anche un aroma floreale di rosa. Si arriva poi ad una delicata piccola pasticceria fatta soprattutto di mignon alla frutta fresca, chiude poi con una nota friccicarella al naso, un leggero pizzichio che ricorda lo zenzero. In bocca si confermano i frutti rossi, e tutto ciò che viene percepito al naso, in più il vino risulta estremamente fresco, minerale, croccante, e decisamente persistente.
Più che un nome, un codice. Ogni cuvée ha i suoi caratteri; mentre le lettere esprimono il terroir, i numeri illustrano gli anni base e il dosaggio. CA significa che le uve della cuvée BA|17|80 sono nate sugli appezzamenti di Bouzy e Ambonnay. L’anno del raccolto è dato dalle prime due cifre. Qui, 2017, l’anno dell’assemblamento di base. A lungo messo da parte, oggi il dosaggio è un’informazione essenziale per capire e scegliere uno Champagne, e qui lo si espone in etichetta nelle ultime due cifre del codice, 80 si riferisce a 8.0g di zucchero per litro e rappresenta quindi un Brut.
Ad ogni modo, uno champagne giovane, nuovo, fresco, croccante, che si beve davvero piacevolmente!