Un team di scienziati dell’ università di Huan, in Cina ha reso possibile la sensibilità al dolore per i robot e la capacità di reagire a tale stimolo creando una pelle sintetica innovativa che integra un algoritmo di intelligente artificiale.
Questo tipo di pelle generata in laboratorio prevede una interazione tra cristalli di zinco e gel di elio; i primi non appena percepiscono una pressione eccessiva attivano ed emettono degli elettroni, che a loro volta producono un segnale elettrico insieme a uno voluminoso.
È così possibile identificare il punto esatto in cui il robot sperimenta la sensazione di dolore.
Jie Tan, uno scienziato che ha preso parte al progetto ha spiegato come questa caratteristica consentirà alle macchine di possedere la capacità di autoconservazione in situazioni di pericolo attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale. In questo modo la pelle sarà dotata di un meccanismo molto simile a quello dei nocicettori umani.
Tali sperimentazioni danno ai robot, non solo capacità sempre più “simili” a quelle umane, ma anche nuove possibilità, come ad esempio, in un caso gia sperimentato, di eseguire una biopsia senza errori su un ratto.