«Quando Sara è nata mi sono immaginato il giorno del suo matrimonio, io che l’accompagnavo all’altare, vestita di bianco. E all’altare vestita di bianco l’ho accompagnata: il giorno della sua prima comunione. Questa è la mia felicità».
Sono queste le parole di Davide Faraone, deputato di Italia Viva, ex sottosegretario all’Istruzione e alla Sanità e padre di Sara, una ragazza autistica.
Ha fondato Fia, Fondazione italiana autismo che si occupa principalmente di raccogliere fondi per la ricerca scientifica. Fino al 14 aprile in collaborazione con la Rai è stato attivato il numero 45585, con il quale tramite un sms è possibile donare due euro per la ricerca.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il deputato Faraone ha ribadito quanto sia fortunato ad avere disponibilità economiche che gli hanno permesso negli anni di costruire un welfare attorno a Sara, mentre per altre famiglie la situazione è complessa. Le strutture pubbliche hanno liste di attesa lunghe mesi, se non addirittura anni.
Spesso dopo queste diagnosi molti genitori si sentono persi e arrivano a commettere gesti estremi: uccidere i figli.
«Penso a un uomo, un lavoratore edile, lo sono andato a trovare in carcere. Sua moglie era morta di cancro e si è visto perso».
Il Faraone confessa che quando gli è stata data la diagnosi di autismo la notizia è stata violentissima, ma non c’è stato tempo per lo sconforto, i medici sono subito intervenuti: prima si interviene, meglio è per la salute del paziente.
C’è ancora molto da fare, ma è necessario essere fiduciosi.
La ricerca, la pazienza, il futuro, l’umanità porteranno i loro risultati.
FOCUS
In Italia, si stima che circa 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Questa stima nazionale è stata effettuata nell’ambito del “Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico” coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Nel progetto, finanziato dal Ministero della Salute- Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria la stima di prevalenza è stata effettuata attraverso un protocollo di screening condiviso con il progetto europeo “Autism Spectrum Disorders in the European Union” (ASDEU) finanziato dalla DG Santè della Commissione Europea.
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