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LE FORMAZIONI UFFICIALI DI CROAZIA-ITALIA:

CROAZIA(4-3-3): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Modric, Brozovic, Kovacic; Sucic, Kramaric, Pasalic.

ITALIA(4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Darmian; Barella, Jorginho; Raspadori, Pellegrini, Di Marco; Retegui.

LA PARTITA

Croazia in pressione in avvio, pallino del gioco in favore degli uomini di Zlatko Dalic, Italia remissiva ma pronta a pungere in contropiede. Al 5′ la prima occasione da goal infatti è per i biancorossi, mancino affilato di Sucic neutralizzato da un sontuoso Gigio Donnarumma. Darmian è provvidenziale sull’affondo di Pasalic, Azzurri che si fanno vedere dalle parti di Livakovic al 21′, la zuccata di Retegui sibila a pochi centimetri dal palo di sinistra della porta difesa dal numero uno del Fenerbache. Ex Dinamo Zagabria che si supera sul colpo di testa di Bastoni, con l’Italia vicinissima al vantaggio. Seconda frazione di gara che si apre con una sostituzione per parte, dentro Budimir e Frattesi in luogo rispettivamente di Pasalic e Pellegrini. Al 52′ check Var in favore della Croazia, complice un fallo di mano in area di rigore azzurra proprio del neo entrato Frattesi, con il direttore di gara che indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Modric si lascia ipnotizzare da un sontuoso Donnarumma, Italia in bambola che dopo pochi istanti va sotto proprio grazie al tap-in della stella del Real Madrid che griffa, meritatamente, l’1-0 (55′), dopo l’ennesimo miracolo dell’estremo difensore del Paris Saint Germain. Spalletti rivoluziona i suoi con Chiesa che subentra in luogo di un evanescente Dimarco, Italia che, timidamente, prova ad affacciarsi con più insistente nella metà campo avversaria. Dalic richiama Sucic per Perisic, Ivanusec prende il posto di Kovacic (70′). Deludente la prova di Raspadori sostituito da Scamacca, Italia che si getta in avanti con il sol fine di trovare il goal del pari che garantirebbe il secondo posto nel girone. Nel finale spazio anche per Fagioli e Zaccagni, prima di una splendida manovra azzurra orchestrata da Federico Chiesa ma non conclusa, per un soffio, proprio dal centravanti dell’Atalanta. Otto i minuti di recupero, nei quali accade l’imponderabile: discesa degna di nota di Calafiori che, al 98′, serve Zaccagni, destro telecomandato all’incrocio dei pali dell’esterno della Lazio che porta l’Italia agli ottavi di finale contro la Svizzera.

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