LE FORMAZIONI UFFICIALI:
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Carvajal, Le Normand, Nacho, Cucurella; Fabian Ruiz, Rodri, Pedri; Yamal, Morata, Nico Williams. Ct. De la Fuente.
ITALIA (4-3-2-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Mancini, Dimarco; Jorginho, Barella, Cristante; Frattesi, Chiesa; Scamacca. Ct. Spalletti.
LA PARTITA
Pronti, partenza e la prima occasione da goal è per le Furie Rosse, cross al bacio di un incontenibile Nico Williams per l’inserimento di Pedri, frustata di testa del centrocampista blaugrana stoppato da un attento Donnarumma. Spagna on fire, Italia in difficoltà ma pronta a pungere in contropiede sull’asse Scamacca-Frattesi, colpo di tacco del numero nove che però si conclude con un nulla di fatto. Trascorrono dieci minuti ed è Morata a flirtare con il vantaggio, slalom speciale di Lamine Yamal abile nell’incunearsi in area di rigore azzurra, sfera scaricata all’ex Juventus, fermato dai guantoni dell’estremo difensore del Paris Saint Germain. Azzurri in grande sofferenza, Nico Williams è a tratti immarcabile, terza colossale occasione per gli uomini di De La Fuente capita sul mancino di Fabiàn Ruiz, botta devastante del numero otto neutralizzata da un autentico miracolo di Donnarumma che, di fatto, nega il vantaggio alla Roja. Italia particolarmente sterile in zona offensiva, l’unica fiammata è targata Federico Chiesa al tramonto del primo tempo, destro in curva dell’esterno di Luciano Spalletti. Seconda frazione di gara che si apre con un doppio cambio tra le fila azzurre: out Jorginho e Frattesi in luogo di Cristante e Cambiaso. Pedri si divora l’1-0, uno a zero che perà si materializza pochi istanti dopo: gran giocata di Nico Williams per Cucurella, palla al bacio nel mezzo sulla quale interviene Donnarumma, sfera che carambola sul ginocchio di Calafiori che beffa il compagno di squadra (55′). Morata ci prova dai 25 m, Yamal va a centimetri dal 2-0, Zaccagni e Retegui rimpiazzano rispettivamente Chiesa e Scamacca (64′). Partita stratosferica di Nico Williams che coglie una clamorosa traversa, Ferran Torres e Baena subentrano in luogo di Pedri e Yamal, Pellegrini ci prova direttamente da calcio piazzato, palla alta che non inquadra la porta di Unai Simon. Nel finale spazio anche per Oyarzabal per un esausto Alvaro Morato, Spalletti si gioca la carta Raspadori per fornire freschezza e rapidità al reparto offensivo. Donnarumma dice di no ad Ayoze Perez, quattro i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, nei quali non accade più nulla. Spagna dominante, Italia sterile e mai in partita.