ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente; Karsdorp, Cristante, Matic, El Shaarawy; Dybala, Pellegrini; Abraham.
REAL SOCIEDAD (4-3-1-2): Remiro; Gorosabel, Zubeldia, Le Normand, D. Rico; Merino, Zubimendi, Illaramendi; David Silva; Kubo, Sorloth.
LA PARTITA
La prima opportunità della gara è per gli uomini di Josè Mourinho con Tammy Abraham, sortita offensiva dell’ex Chelsea stoppata in modo impeccabile dalla retroguardia spagnola. Matic ferma Kubo, trascorrono appena tre minuti e al 13′ è El Shaarawy a portare i suoi in vantaggio: contropiede giallorosso orchestrato da Dybala, sfera scaricata ad Abraham che confeziona un assist al bacio che il Faraone deve soltanto scartare. Rui Patricio risponde presente alla punizione di David Silva, Real Sociedad pericolosissima al 23′ con un tarantolato Kubo, giapponese che colpisce il montante. Brivido Roma intorno alla mezz’ora con Smalling che sfiora un clamoroso autogoal, due giri di lancette ed è Pellegrini a flirtare con il raddoppio, ancora su splendida giocata della Joya. Sale in cattedra Sarloth, tentativi velleitari però del norvegese classe ’95. Seconda frazione di gara che si apre con un salvataggio provvidenziale di Pellegrini tra le fila dei padroni di casa, cui risponde la conclusione da fuori di Rico, Rui Patricio blocca senza patemi. Triplo cambio per la Roma: fuori Pellegrini, El Shaarawy ed Abraham, dentro Spinazzola, Belotti e Wijnaldum. Real Sociedad che risponde con l’ingresso sul terreno di gioco di Oyarzabal, succeduto dall’incrocio dei pali centrato da Belotti (67′). Cho sfiora il pari, Cristante tenta il colpo dalla distanza, palla deviata in corner. A tre dalla finale ecco il raddoppio della Lupa, corner del solito Dybala, frustata vincente di Kumbulla che fulmina Remiro.