N’Djamena.
Città più popolosa del Ciad, polo nevralgico suddiviso, da un punto di vista squisitamente amministrativo in dieci arrondissement relegandola, politicamente parlando, ad una regione a statuto speciale. Situata sulle rive del fiume Chari, N’Djamena (in arabo Nigamina) è collocata di fronte alla città di Kousseri (Camerun), collegata ad essa da un ponte. Dotata di uno scalo aeroportuale, colonia francese sin dal 1973, la sua economia si fonda prettamente sul commercio, il punto di forza è certamente l’esser caratterizzata da un mercato regionale nel quale la fanno da padrona la vendita di bestiame, sale, datteri e cereali.
Il motivo di questo breve excursus storico-geografico?
E’ qui che, l’8 Settembre 2003, nasce Loum Tchaouna, funambolo della Salernitana. La sua carriera, a dirla tutta, è decisamente breve, alla luce della giovanissima età. Loum cresce calcisticamente nelle giovanili del Rennes, compagine questa militante attualmente nella Ligue 1 francese, tanto da debuttare con i rossoneri il 26 Settembre 2021, nella delicata sfida contro il Bordeaux. Il talento non è in discussione, ed è visibile ad occhio nudo, ma la scelta ponderata del Rennes è chiara, inequivocabile, concedergli minuti preziosi nelle gambe per poi riabbracciarlo, questa volta però da autentico protagonista. Fu così dunque che migra in direzione Digione, in Ligue 2, non abbandonando di fatto la nazione, ed è proprio con i biancorossi che tocca quota 28 in termini di apparizioni con a referto però una sola marcatura. Poco, troppo poco per uno della sua stoffa. Il Rennes c’è, monitora i costanti progressi del giovane ma la decisione irrevocabile, è quella di lasciarlo partire definitivamente. Ma è proprio la Salernitana del presidente Iervolino infatti che, nell’estate del 2023, precisamente il 31 Agosto, sul gong della sessione estiva di calciomercato, fiuta il gran colpo, decidendo infatti di ingaggiare il classe 2003, facendogli stipulare un contratto triennale. Il 3 Settembre bagna il suo esordio in Serie A a dieci minuti dal termine della contesa, subentrando a Lorenzo Pirola, in occasione del match, poi perduto, contro il Lecce di Roberto D’Aversa. Il 31 Ottobre la prima gioia, doppietta in Coppa Italia ai danni della malcapitata Sampdoria di Andrea Pirlo. Trascorrono due mesi e, in una stagione particolarmente complessa per i campani, Tchaouna pesca il jolly, quello del primo goal nella massima serie italiana, decidendo la sfida del Bentegodi, contro l’Hellas Verona (0-1).
“Quando segna viene sempre ad abbracciarmi perché sa che voglio farlo diventare un grande giocatore”.
La scintilla con Super Pippo è stata immediata, fulminea, tanto da definirlo, in più di una circostanza come “il pupillo”. E le sue dichiarazioni, in effetti vanno in tale direzione.
“Stravedo per lui dal giorno zero, deve crescere e trovare continuità. Può diventare un crack assoluto, alla luce della sua giovane età, a patto che lavori come sta facendo. Ha un futuro luminoso dinanzi a sè”.
Bastone e carota dunque per il giovane Loum, il motivo è lapalissiano, estrapolare da quel ragazzotto le motivazioni giuste, per consentire lui di spiccare quel salto definitivo che, di fatto, lo proietterebbe nell’olimpo dei calciatori più chiacchierati. Un ringraziamento speciale però, il nostro attore-protagonista, lo deve indubbiamente anche a Morgan De Sanctis, ex numero uno del Napoli, DS della Salernitana, il cui matrimonio dirigenziale però si è bruscamente interrotto nel Dicembre del 2023, momento nel quale il club granata ha raggiunto un principio di accordo per il grande ritorno, ai piani alti, di quel volpone di Walter Sabatini.
Prestanza fisica e notevoli tempi di inserimento sono le armi migliori di cui dispone Loum, il tutto condito certamente da una pulizia di calcio non indifferente, apparsa immediatamente sin dalle primissime uscite.
Da dove nasce la sua passione per il calcio?
Il merito è certamente di papà Tchaouna, colui che per primo, si è avvicinato a piccoli passi al mondo pallonaro, tramandando questa passione proprio a suo figlio che, inevitabilmente, ha ripercorso le orme del suo esempio di vita.
L’apice lo ha raggiunto però in occasione dell’Europeo di categoria Under-19, nel quale Loum è stato capocannoniere, rifilando, per giunta, una doppietta agli Azzurrini e, aspetto di non poco conto, con il dieci sulle spalle, camiseta questa riservata, di fatto, a chi possiede qualcosa di speciale, qualcosa di magico.
Il suo modello calcistico?
Ousmane Dembelè, ex calciatore tra le altre di Borussia Dortmund e Barcellona, attualmente tra le fila del Paris Saint Germain.
Architrave fondamentale nella vita di Loum però è la fede. L’epoca moderna è ormai costellata dai social e, in effetti, basterebbe spulciare il suo profilo Instagram, per averne la conferma.
“AS SABR”
Citazione araba questa che incarna alla perfezione il significato di “pazienza”. Termine che fonda, di fatto, la sua potenza lessicale, dalla fusione di “sabr” e “sabbar”, implicitamente concatenati.
“SABR” = significa rimanere spiritualmente fermi e continuare a fare buone azioni nel regno personale e collettivo, specialmente quando si incontrano resistenze o problemi, battute d’arresto o risultati inaspettati ed indesiderabili.
“SABBAR” = fa invece riferimento ad una pianta, quella dell’Aloe che nasce e affonda le sue radici nel deserto, in un clima decisamente arduo, complesso, ostile.
Il nesso?
Tale termine viene infatti utilizzato all’interno del Corano, proprio con il chiaro intento di restare forti e puri dinanzi alle ostilità, nutrire fiducia nel futuro, nel bene ma soprattutto nelle singole azioni quotidiane.
Che la Salernitana sia la vera delusione di questa annata sportiva, è palese. Non è lecito conoscere il destino che la sorte ha in serbo per il club granata, ma siamo pronti a scommettere che sentiremo parlare di lui, nel posto giusto, con un allenatore ad hoc.
Munitevi di carta e penna ed annotate questo nome, statene certi perché non ve ne pentirete.