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IL PROTAGONISTA Kerteminde, è qui che, il 22 Marzo 1999, nasce Oliver Christensen. Piccolo centro abitato della Danimarca, situato sulla costa nord-orientale dell’isola della Fionia. Centonovanta centimetri per ottantadue Kg di peso, con una netta predominanza del biondo, cromatura questa tipica, canonica del Nord Europa.

LA CARRIERA – Oliver Christensen nasce, calcisticamente parlando, nelle giovanili dell’Odense, club con il quale, di fatto, esordisce in prima squadra il 22 Ottobre 2018, nel match, valido per la Superligaen (il massimo campionato danese), conclusosi sull’1-1 contro il più quotato Brondby, città questa della provincia occidentale della più famosa capitale Copenaghen.

LA MIGRAZIONE – Da una camiseta biancoblu all’altra, proprio così dal momento che, dopo tre stagioni vissute nella sua terra, Oliver decide di migrare verso lidi più prestigiosi. E’infatti l’allora ds dell’Hertha Berlino, compagine facente parte della Bundesliga, ad allacciare i rapporti con il procuratore del classe ’99, sancendo il cd. nero su bianco tra le parti. Relegato però in panchina, Oliver viene chiamato in causa solo nella parte finale della stagione, in occasione dei play-out e alla luce della contestuale, nonché clamorosa assenza di Alexander Schwolow e Marcel Lotka. L’annata successiva (2022-2023) è quella del rilancio, stagione che, di fatto, vede l’assoluta titolarità nel club berlinese del “biondino”, campionato però non particolarmente fortunato in virtù della retrocessione patita in Zweite Bundesliga, seconda divisione professionistica del campionato tedesco.

OLIVER ED IL BEL PAESE – Dopo la cocente delusione, è tempo però di una nuova sfida per il nativo danese, il trasferimento, questa volta è a cinque stelle, a credere in lui infatti, il 10 Agosto 2023, è lo stato maggiore Viola, alla ricerca di un vice Terracciano. Detto, fatto. Oliver, nell’arco della stagione in esame, diviene a tutti gli effetti il dodicesimo uomo in campo, con tanto di esordio due settimane più tardi in occasione del match casalingo della sua Fiorentina contro il Lecce, partita conclusasi poi sul punteggio di 2-2. Titolarità conquistata anche sette giorni più tardi a Milano, in quel di San Siro, contro l’Inter di Simone Inzaghi. Al netto però di un inizio decisamente positivo, trova la sua dimensione in Conference League, risultando decisivo inoltre in Coppa Italia, prima ai danni del Parma, poi del Bologna, per un totale di 10 apparizioni in tutte le competizioni.

L’ASSE FIRENZE-SALERNO NEL SEGNO DEL 53 – Fiorentina che, nell’estate del 2024, dopo la separazione con Vincenzo Italiano, passa ufficialmente nelle mani di Raffaele Palladino. Lo sbarco sul pianeta Viola di David De Gea, costringe Oliver a trovare una nuova sistemazione. E’nel mercato di Gennaio infatti, che si concretizza il trasferimento in prestito alla Salernitana (22 Gennaio 2025), club campano invischiato in una complessa lotta salvezza, bagnando il proprio esordio cinque giorni più tardi, in occasione della super sfida all’Arena Garibaldi, contro il più quotato Pisa di Filippo Inzaghi.

Calciatore che, non appena giunto a Salerno, ha dichiarato:

“Sono estremamente motivato e felice. La Serie B è un torneo particolarmente complesso, ma sono grato alla Salernitana per l’opportunità concessami. Adoro l’Italia, in tutte le città del Bel Paese c’è un clima pazzesco. Il mio sogno? Quello di tornare in Nazionale. Il mio focus però è tutto sul club granata, l’obiettivo è risollevarci ed uscire dai bassifondi della classifica. Ho scelto il numero 53 perché è il numero della città del mio Paese”.          

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