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IL PROTAGONISTA- Lo sport come componente vitale, lo studio come un quid pluris colmo di significato. Potremmo riassumere in queste parole la storia di Alessandro Buongiorno, ex capitano granata, trasferitosi, in questa stagione sportiva all’ombra del Vesuvio, divenendo, rapidamente, il punto fermo della retroguardia partenopea, retroguardia targata Antonio Conte. Studente modello che, lo scorso 8 Luglio 2023, parallelamente alla carriera calcistica, ha conseguito la laurea in “Economia Aziendale”, all’Università telematica Pegaso.

PAROLE AL MIELE- Intervenuto sull’argomento, Andrea Quintiliani, suo relatore, autentica spalla da cui attingere esperienza e valori accademici inestimabili, colui che, di fatto, ha seguito passo passo il percorso di Alessandro, conducendolo alla tesi triennale in Finanza, all’Università D’Annunzio Chieti-Pescara. I più, lecitamente, porranno il seguente quesito, quale l’argomento prescelto? Facile, il calcio. “Alessandro Buongiorno ha sviluppato una tesi in strategia e comunicazione di impresa, analizzando il brand Torino calcio, con introduzione sulle strategie di comunicazione. Alessandro ha una spiccata maturità, è un ragazzo molto semplice ed educato. Essendo calciatore professionista, era impegnato in ritiro o era sempre in giro ma si ritagliava i suoi spazi per dedicarsi allo studio. Studente modello, tanto che, a prescindere dalla tesi di laurea, ha assicurato l’insegnante, si è laureato con il massimo dei voti. Non è stato nominato capitano per caso. I suoi comportamenti sono esemplari: in campo, fuori dal campo, con i colleghi. E c’è un episodio curioso circa la sua proclamazione. L’ex capitano del Torino è stato proclamato dottore in albergo insieme alla sua squadra durante un ritiro. Il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare il Milan in campionato, poi ha festeggiato dopo la gara”.

LA CARRIERA- E’ l’estate del 2024, suona il gong, un gong tempestuoso per la Torino granata. Con un anno di ritardo sulla tabella di marcia infatti, l’ex capitano lascia dopo 17 anni la sua città, trasferendosi a Napoli, in virtù della ferrea volontà di Antonio Conte, nuovo tecnico azzurro. La decisione più complicata della sua vita, siamo pronti a scommetterci ma, ad un certo punto, ambizione e voglia di affermarsi nel calcio che conta, comandano il gioco.

Dal Barracuda Calcio nel lontano 2005 al Toro, sotto la sapiente guida di Silvano Benedetti, figura chiave questa per un solare bambino di appena sei anni, condotto, senza intoppi, nella lunga trafila del settore giovanile. Esordio in Primavera all’età di 17 anni, la chiamata, inaspettata in prima squadra è databile 4 Aprile 2018, Alessandro Buongiorno in luogo di Emiliano Moretti, con un velo di magia, un esordio non particolarmente fortunato però alla luce dell’infortunio alla spalla patito nello stesso match. Terminato il rodaggio, sotto la supervisione di Marco Giampaolo ecco la tanto agognata titolarità, la partita da cerchiare in rosso sul calendario, Roma-Torino, contesa terminata poi 3-1 in favore dei giallorossi.

LA PRIMA DA CAPITANO- Il 18 Ottobre 2022 il Torino è impegnato in un match di Coppa Italia, contro il Cittadella. Da qui parte ufficialmente l’ascesa del ragazzotto piemontese, scendendo sul terreno di gioco con la fascia da capitano al braccio. Un sogno che si avvera, un traguardo meritato e bramato, frutto di sacrifici e perseveranza. Con la cessione di Bremer alla Juventus, parte ufficialmente la scalata di Alessandro da braccetto, nella difesa a tre di Ivan Juric, suo indiscusso mentore. Il 3 Maggio 2023 il primo goal con la camiseta dei suoi sogni.

CON IL CUORE COLMO– Vita professionale e studio, studio e vita professionale, questi i must che, da sempre, hanno costellato la crescita del classe ’99. L’emozione più grande? La lettura dei nomi dei caduti di Superga, nella commemorazione che, annualmente, si celebra nella Basilica, ricordo questo che resterà, per sempre, scolpito nella sua mente, nel suo cuore.

“In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città. E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Ora, per me, è arrivato il momento di prendere un’altra strada a livello professionale. Vi vorrò sempre bene, e spero che anche Voi continuiate a volermene”.

Dai giovani si può apprendere tanto e, la storia di Buongiorno, ne è la lapalissiana dimostrazione. Ragazzo d’altri tempi nonché (U)omo di spessore. Più Alessandro nelle nostre vite.

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