Di Casa Setaro abbiamo già raccontato qualcosa, ne abbiamo parlato a proposito di una bollicina favolosa: pietrafumante.
Stanotte ho fatto un sogno, tormentato, quasi apocalittico. C’era la natura in tutta la sua esposizione estrema dei quattro elementi: terra, fuoco, aria, acqua.
Non sto qui a raccontarvi com è andata, ma il motivo per cui lo cito è la presenza del fuoco, sottoforma di magma: ho sognato un vulcano in eruzione. Un vulcano potente.
E allora perché non sfidare Morfeo e tornarci su un vulcano?!
Per ora solo con la fantasia torno sul Vesuvio, uno dei vulcani più attivi e studiati al mondo, che ha seppellito, tra le varie città, Ercolano, Pompei, ma che si è saputo riscattare nei secoli, divenendo, ad oggi, un’affascinante meta per ogni uomo che sia disposto a spogliarsi dei propri panni di mortale per indossare quell’aura di eterna magia mista a suggestione che avvolge il Vesuvio stesso.
Parco nazionale del Vesuvio dal 1995, un terreno ricco di roccia effusiva, sabbia, lapilli, ricco di fosforo, potassio, zolfo, calcio, sodio, magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, molibdeno, ma anche di una grande varietà di specie floristiche e faunistiche che caratterizzano fortemente la biodiversità del territorio.
Casa Setaro si sviluppa nella parte orientale del Parco Nazionale del Vesuvio, nella zona che si estende dall’Alto Tirone al Bosco del Monaco, ed è li che si dedica alla produzione di olio e vino con soli vitigni autoctoni.
Sono super curiosa di provare tutte le sue etichetta, e ieri ero molto curiosa di iniziare da lui.
“Munazei” Lacryma Christi del Vesuvio DOC vendemmia 2019: 100% Caprettone, viti a piede franco allevate a guyot nella zona di Bosco del Monaco a circa 250 mslm. Selezione manuale delle uve, diraspatura e sgrondo del mosto fiore, fermentazione a temperatura controllata per circa 20 giorni. Affinamento in acciaio per 6 mesi e per altri 2 mesi in bottiglia.
Si nota subito il giallo paglierino caratteristico del caprettone con non molti anni sulle spalle, e alla rotazione è abbastanza consistente. Al naso arriva la frutta gialla, la pesca noce o nettarina, agrumi, arancio, limone, e poi fiori bianchi e note balsamiche.
Ci ha messo qualche minuto per aprirsi con il suo carattere gustativo, complice qualche grado in più acquisito lontano dal cestello col ghiaccio (che a volte, detto tra noi, è solo una rovina), e quando l’ha fatto è stato davvero un sollievo… Non poteva non soddisfare le mie aspettative!
Sapido d’impatto, si lascia andare ad una freschezza per niente scontata poi, rimanendo persistente in bocca per un lungo e davvero bel viaggio sensoriale.
Immagine di copertina:
In alto scorcio sui vigneti di Casa Setaro – in basso a sinistra colata lavica risalente all’eruzione del 79 D. C. nel vigneto “Masseria” di Casa Setaro sul versante sud del Vesuvio – in basso a destra etichetta “Munazei” Lacryma Christi del Vesuvio DOC
(Fonte: sito ufficiale azienda e pagine social azienda)