E’ il 10 novembre del 1928 quando – a Roma – Libera Ridolfi da alla luce uno dei più premiati compositori italiani del grande cinema: Ennio Morricone.
Originario del quartiere di Trastevere, la sua famiglia ha vissuto per lungo tempo esclusivamente grazie alla professione del padre – Mario Morricone – un celebre trombettista attivo in diverse orchestre.
Solo qualche tempo dopo, anche la madre, riuscì ad avviare una piccola azienda tessile.
Appassionatosi di musica in giovane età, negli anni ’40, conseguì il diploma di Tromba e successivamente (nel luglio del ’54) in: composizione, musica corale e direzione di coro presso il Conservatorio di Santa Cecilia.
Iniziò la sua carriera artistica come compositore di musiche per il teatro poi, in un secondo tempo, realizzò arrangiamenti per trasmissioni radiofoniche contribuendo a plasmare il sound musicale degli anni sessanta.
Difatti, suoi sono i brani: Se telefonando cantato da Mina, Sapore di sale di Gino Paoli, Il mondo di Jimmy Fontana e i successi di Gianni Morandi.
Ma è solo nel 1964 che iniziò a scrivere musiche per il cinema.
Infatti, ha dato vita a colonne sonore per più di 500 film e serie TV che lo hanno reso uno dei più influenti e prolifici compositori cinematografici di tutti i tempi e portandolo, poi, a collaborare con registi del calibro di: Luciano Salce, Duccio Tessari, Roman Polanski, Oliver Stone, Quentin Tarantino e con l’amico d’infanzia Sergio Leone.
Ha vinto due oscar, uno nel 2006 in onore alla carriera e l’altro nel 2016 per la migliore colonna sonora del film The Hateful Eight di Tarantino.
Tuttavia, la vita del grande Maestro Morricone non era fatta solo di musica.
Era un uomo appassionato e di conseguenza aveva tante altre dedizioni.
Mi dispiace per la musica, ma l’unico grande amore della sua vita fu Maria Travia sposata nel 1956.
Con lei ebbe quattro figli e le dedicò l’Oscar vinto nel 2016, dichiarando che:
“Nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.”
E, infine, le dedicò una poesia… l’unica che avesse mai scritto… intitolata “INSEGUENDO QUEL SUONO” che è anche il titolo della sua biografia pubblicata nel 2016 da Mondatori.
Eccovi l’ineguagliabile poesia…
Il suono della tua voce
coglie nell’aria
un invisibile
immobilizzandolo
in un attimo eterno.
Quell’eco è entrata in me
frantumando i cristalli fragili
del mio sospeso presente
… senza ritorno.
Dovrò cercare futuro
inseguendo quel suono
io stesso disperata eco
a ritrovarmi.
Grazie Maestro e buon compleanno.
Credit Photo: https://www.morriconeofficialconcert.com/
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