Dal profumo di James Bond a quello che rievoca la corsa in auto di “Caccia al ladro”, nella settimana della Mostra del Cinema celebriamo il legame tra film e fragranze con i jus creati in omaggio ad alcuni capolavori cinematografici
La profondità del legame tra cinema e olfatto lo dimostrano gli innumerevoli sforzi fatti negli anni dall’industria cinematografica per “profumare” le pellicole. Come racconta Accademia del Profumo – associazione di aziende cosmetiche dedicate alla cultura e alla promozione dell’arte profumiera – il primo a provarci è stato, nel 1906, Samuel Rothafel, che per la proiezione del suo Rose Parade impregnò di profumo alle rose dei batuffoli di cotone posizionandoli davanti a dei ventilatori.
Più tardi, Walt Disney concepì il suo Fantasia come un’esperienza anche olfattiva, ma rinunciò per i costi elevati. Dagli anni Cinquanta si sono sperimentate poi diverse tecnologie: Hans Laube e Bert Good brevettarono uno strumento per sincronizzare le scene dei film con l’emissione di odori tramite i segnali ottici, Morton Heilig creò il sensorama per proiettare pellicole in 3D insieme a suoni, aria e aromi, poi negli anni Ottanta presero piede le carte odorama da grattare e annusare (le usò John Waters per il suo film Polyester). È dei nostri anni, invece, l’invenzione del Fragrance Communications System con cui in Giappone, nel 2006, venne lanciato il film di Terrence Malick Il nuovo mondo e, nel 2016, il documentario francese L’Odorat di Kim Nguyen.
Questi tentativi, tuttora poco efficaci, dimostrano il legame speciale tra cinema e olfatto, che da sempre si cerca di combinare per rafforzare il loro potere di trasportare la mente sul piano delle emozioni e dei ricordi. Per celebrarlo, una delle ultime iniziative di Accademia del Profumo è la mostra Il profumo del cinema, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino (dal 21 al 24 ottobre presso il Museo del Cinema). Per dare modo di provare una dimensione immersiva e multisensoriale, sei grandi film della cinematografia italiana – Cabiria, Per qualche dollaro in più, Una giornata particolare, Suspiria, Mediterraneo e La grande bellezza – sono stati interpretati olfattivamente da nasi italiani e internazionali che hanno creato delle fragranze ad hoc. Un’impresa in cui si erano già cimentati altri profumieri: in occasione del Festival del Cinema di Venezia, in programma nella laguna da oggi fino al 10 settembre, abbiamo selezionato alcune fragranze ispirate a film che hanno segnato la storia del cinema.
Il profumo di James Bond
Tra le fragranze dedicate alle pellicole, la più recente è No. 007 di Floris, che celebra i 60 anni dell’apparizione di James Bond sugli schermi con il film Dr. No, del 1962. Il “padre” di James Bond Ian Fleming, infatti, ha più volte citato le fragranze del marchio di Jermyn Street nei suoi libri su James Bond e per questo anniversario speciale Floris ha collaborato con Eon Productions per dedicargli una fragranza speciale. “Ispirandosi al fascino e al carisma di Bond, abbiamo voluto creare una fragranza dal carattere e dallo stile forti, con un taglio senza compromessi. Le splendide ambientazioni dei film sono state costante fonte di ispirazione per la composizione, così come molti degli ingredienti utilizzati per creare i martini tanto amati da James Bond“, ha dichiarato Edward Bodenham, Perfume Director di Floris. Il risultato è un jus ricco e speziato che miscela agrumi, ginepro, tocchi di garofano dianthus speziato, ambra, legno di sandalo e muschio, contenuto in un packaging a scrigno.
Una domenica in campagna
Prende in prestito il nome da un film il profumo di Guerlain Herbes Troublantes, originariamente chiamato Un Dimanche à la Campagne, come il film del regista francese Bertrand Tavernier (Una domenica in campagna). Parte della collezione L’Art & La Matière, in omaggio all’arte del profumo, la fragranza riflette il fascino indefinibile della celebre opera francese: mentre nel film la tranquilla vita di campagna viene interrotta dall’arrivo di un personaggio femminile forte, nella composizione di questa Eau de Cologne agrumata sono i muschi e le erbe aromatiche a svolgere un ruolo perturbante. “La domenica offre il momento perfetto per prendersi il proprio tempo, passeggiando tra le erbe selvatiche, indossando una maglietta bianco immacolato che ha il profumo di pulito del sapone di Marsiglia”, ha detto il profumiere Delphine Jelk descrivendo l’ispirazione visivo-olfattiva della sua creazione.
Caccia al ladro
Si ispira, invece, a una scena cinematografica precisa il profumo di Atelier Des Ors Riviera Drive: il mitico viaggio in macchina sulla Costa Azzurra del film Caccia al ladro di Hitchcock, con protagonisti Grace Kelly e Cary Grant. Le curve tortuose della strada panoramica a picco sul mare, il cielo azzurro, il tappeto di pini, i magnifici giardini sospesi sulle scogliere e la leggera brezza di un pomeriggio di luglio che profuma di conifere ed erbe aromatiche: sono questi gli elementi visivi che hanno ispirato il profumo dall’animo avventuroso Riviera Drive, un jus di erbe fresche e spremuta di limone che sottolinea l’affascinante panorama della costiera, insieme all’intensa carica aromatica del pino, un pizzico elettrizzante di assenzio e le virtù spirituali del patchouli. Per una fragranza che lascia il segno.
Una fragranza per ogni cult
La casa profumiere franco-tedesca Moth and Rabbit, fondata nel 2016 a Berlino da Elke Filpes e Christian Choi, è nata proprio con l’ambizione di trasformare storie cinematografiche in profumi. Le fragranze, tutte create da Mark Buxton, si ispirano a film che hanno segnato un’epoca o ad artisti che hanno lasciato profondi segni nella semantica odierna. Tra queste, c’è il profumo che traduce in note olfattive la perdita dell’innocenza ispirato a The Dreamers di Bernardo Bertolucci, quello crudo e violento in omaggio a La Haine di Mathieu Kassovitz, quello verde e tagliente ispirato alla pellicola distopica The Lobster di Yorgos Lanthimos. E ancora: il profumo di un letto sfatto dopo un’ora di amore ispirato al film Duke of Burgundy e il jus psichedelico in omaggio a Blow Out di Antonioni. Anche il packaging fa parte della storia: volutamente crudo e minimal ma estremamente sofisticato nella sua multisensorialità, ha le scritte in negativo da leggere controluce e usa la carta velina nera al posto del cellophane.
Quarto potere
Infine, Rose Incense di Amouage è una manifestazione di sentimenti di imperfezione, perdita, potere, padronanza e ricchezza ispirati al film Quarto potere di Orson Welles. “Rosebud” (in italiano, “bocciolo”) è la parola che il protagonista Charles Foster Kane pronuncia con l’ultimo respiro: una parola enigmatica che si consuma lentamente tra le fiamme come un’alternativa mai compiuta. A questa promessa mai realizzata e ai salti nel buio è ispirata questa fragranza creata da Bruno Jovanovic, che narra una storia d’amore tra la forza potente dell’incenso e la sensualità morbida della rosa. Distintamente floreale e inconfondibilmente legnosa, contrappone la sensualità della rosa con in vigore dell’incenso in un gioco di contrasti esaltato dalle note di elemi, inchiostro nero e, sul fondo, il mix di mirra, legni, sandalo e vaniglia.