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La professoressa Maria Malucelli, psicoterapeuta, cognitivista e docente di psicologia clinica alla Fondazione Fatebenefratelli di Roma ne parla nel suo nuovo libro.

“Sara e la malattia chiamata amore” edito da Armando editore narra la storia di una 20enne che ha paura di esternare i suoi sentimenti verso il ragazzo che le piace, sembrando in apparenza distante e fredda.

Questo accade, spiega la dottoressa Malucelli perché molte ragazze non hanno ricevuto una educazione sentimentale e spesso provengono da una famiglia formale e ingessata, dove non si manifesta o gesto d’amore o di affetto.

Così quando incontrano l’amore manifestano nervosismo, insofferenza, difficoltà nello studio e nel lavoro. Incominciano a sentirsi “inadeguate” e paralizzate da tale sentimento.

Qualsiasi forma assuma, l’amore – non amore, vissuto ogni giorno ci sono alle volte disagi interiori che hanno uno sfogo esterno, come eczemi, pruriti, bolle, o battaglie più complesse come la bulimia o l’ anoressia.

In questi casi così delicati e complessi bisogna affidarsi a uno psicoterapeuta esperto in DAP (disturbi alimentari psicogeni) o in DCA (disturbi del comportamento alimentare) per cercare una soluzione.

SINOSSI LIBRO:

Sara, una giovane donna di 24 anni, sembra condurre una vita ordinaria all’apparenza: una famiglia come tante, genitori comuni e un passato che sembra lieve e lineare. Tuttavia, un doloroso episodio d’amore cambia tutto, portando alla luce verità nascoste e segreti celati nel suo passato familiare. Attraverso le delusioni amorose, Sara inizia a scoprire che la sua famiglia non è così comune come sembrava. Intrappolata tra il dolore della perdita e la ricerca della felicità, Sara si immerge in un viaggio emozionante alla ricerca della sua identità e della verità celata dietro una facciata di normalità. Il romanzo affronta temi attuali e universali, toccando corde emotive che risuonano con il lettore. La narrazione avvincente svela colpi di scena inaspettati e rivelazioni sorprendenti, mantenendo viva l’attenzione fino all’ultima pagina. Alla fine del viaggio, l’autrice offre una pagina di interpretazione psicologica, offrendo una prospettiva approfondita sulle dinamiche emotive e relazionali dei personaggi. Un libro avvincente che invita il lettore a riflettere sulle proprie relazioni e a esplorare i segreti che possono plasmare il nostro destino.

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