NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti.
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Gomez, Van Dijk, Robertson; Milner, Fabinho, Elliott; Salah, Firmino, Luis Diaz. All. Klopp
Napoli show al Diego Armando Maradona contro il temibile Liverpool di Jurgen Klopp. Partenopei on fire sin dai primissimi minuti di gara, a tratti dominanti contro una delle migliori compagini dell’intero panorama europeo. Napoli in vantaggio dopo appena 5′ di gara grazie al penalty trasformato in modo impeccabile da Piotr Zielinski. Padroni di casa indomabili, Osimhen flirta con il raddoppio al 18′, nigeriano che fallisce l’ennesimo calcio di rigore assegnato dal direttore di gara, lo spagnolo Del Cerro Grande. Liverpool alle corde, Reds disorientati e in perenne affanno, l’unica nota negativa di un primo tempo favoloso per gli uomini di Spalletti, è l’infortunio di Victor Osimhen, per lui però pare sia solo una contusione. Al suo posto Simeone che timbra il cartellino calando un clamoroso quanto inatteso tris dopo soli 45′ di gioco: azione travolgente di Kvaratskhelia, assist al bacio per il Cholito che buca Alisson per il 3-0 azzurro. Seconda frazione che si apre praticamente all’insegna della prima, con uno Zielinski scatenato che al 47′ trova immediatamente la rete del 4-0 per un Napoli spaziale. Trascorrono appena 2′ e il Liverpool prova ad accorciare le distanze con il solito Luis Diaz, uno dei pochi a salvarsi dalla sciagurata trasferta campana. Consueta girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra: entrano Zerbin, Lozano, Rui ed Elmas in luogo di Kvicha, Politano, Olivera ed un inesauribile Zielinski. Klopp risponde con Nunez, Thaigo e Diogo Jota senza fortuna. Extra time nel quale non accade più nulla, Napoli show al Maradona che annichilisce un Liverpool esistente issandosi al comando del girone A di Champions League.