MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo; Krunic, Tonali; Brahim Diaz, Bennacer, Saelemaekers; Giroud.
INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco, Lautaro, Dzeko.
LA PARTITA
EuroDerby che parte con un solo ed incontrastato padrone, l’Inter di Simone Inzaghi, nerazzurri che dopo un avvio prepotente passano in vantaggio: corner di Calhanoglu dalla sinistra, piattone mancino volante di Dzeko che fulmina un incolpevole Maignan (8′). Tre giri di lancette e Lautaro & compagni pescano il jolly del raddoppio: discesa incontrastata di Dimarco, velo dell’ex Racing per l’inserimento dell’accorrente Mkhitaryan che fa 2-0 (11′). Tegola Milan che, dopo Rafael Leao, deve fare a meno anche di Bennacer, complice un problema al ginocchio destro, sessanta secondi ed è ancora l’Inter a flirtare con il tris, bomba da fuori del solito Calhanoglu che si stampa sul palo destro a Maignan completamente battuto. Dzeko è a tratti imprendibile, Milan in difficoltà, Diaz la flebile luce tra le fila rossonere pur senza creare autentiche occasioni da goal. Calabria tenta l’eurogoal con un colpo di tacco, al 31′ Gil Manzano accorda un penalty su Lautaro Martinèz prontamente però cancellato dal Var, con conseguente rimozione dell’ammonizione per uno spaesato Kjaer. Seconda frazione di gara che si apre con una doppia chance per il Milan di Pioli, prima con il mancino a giro di Diaz, poi con Messias, la sua conclusione però non inquadra lo specchio di porta. Inter sempre pericolosa e ficcante quando riparte, dopodichè duplice cambio per i padroni di casa con Origi e Thiaw che prendono il posto di Saelemaekers e Kjaer, cui fa seguito Brozovic in luogo di Mkhitaryan. Milan a centimentri dall’1-2, palo clamoroso di Tonali, destro secco dell’ex Brescia che coglie il montante alla destra di Onana, Inzaghi decide di rivoluzionare i suoi gettando nella mischia Lukaku e De Vrij per un sontuoso Dzeko e Dimarco (70′). Forcing finale ad appannaggio degli uomini di Stefano Pioli, Inter però che amministra la fase finale del match senza particolari patemi d’animo, termina così, il primo round è dell’Inter di Simone Inzaghi, appuntamento tra sei giorni per la sfida di ritorno.