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FORMAZIONI UFFICIALI:

JUVENTUS (4-4-2): Perin; Cuadrado, Bremer, Bonucci, Danilo; McKennie, Paredes, Miretti, Kostic; Vlahovic, Milik. Allenatore: Allegri.

BENFICA (4-2-3-1): Vlachodimos; Bah, Antonio Silva, Otamendi, Grimaldo; Florentino, Fernandez; Neres, Rafa Silva, Joao Mario; Ramos. Allenatore: Schmidt.

Juventus che parte bene in particolar modo nei primi 20′ del match, Vecchia Signora che però cala alla distanza. Pronti, partenza ed è Arek Milik a portare i padroni di casa in vantaggio. Pressione dei bianconeri che scema con il passare dei minuti, situazione che di fatto agevole il Benfica di Schmidt che sale in cattedra. Kostic è pericoloso, Cuadrado sfiora il raddoppio di testa al 19′. Perin risponde presente su Ramos in più di una circostanza, Rafa Silva al 38′ mette i brividi alla Juventus con un clamoroso palo, prima del penalty concesso dal direttore di gara per fallo ingenuo di Miretti che stende in area di rigore Ramos: dal dischetto va Joao Mario che buca Perin siglando il pari. All’intervallo tra Juventus e Benfica è 1-1. Seconda frazione che si apre con il mancino di Vlahovic, rimpallato dalla retroguardia lusitana, Vlachodimos è super su Milik. Al 55′ il Benfica passa: caparbia azione di Enzo Fernandèz, palla che carambola sul piede dell’ex Ajax che porta i suoi in vantaggio. Bonucci è miracoloso, entra l’ex della sfida Angel Di Maria per dare la scossa agli uomini di Max Allegri. Out Milik, dentro Kean, ex Psg che con un tiro-cross centra il palo a Vlachodimos battuto. Magia di Di Maria che libera De Sciglio in fuorigioco, tap-in di Vlahovic inutile, Bremer al 90′ si divora la palla del 2-2.

RANGERS (4-2-3-1): McGregor; Tavernier, Sands, Goldson, Barisic; Davis, Lundstram; Jack, Arfield, Kent; Morelos. Allenatore: Van Bronckhorst.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti.

Rangers insidiosi in apertura dopo appena 40 secondi con Morelos, frustata di testa del centravanti che esce di poco fuori alla sinistra di Meret. Trascorrono appena due minuti e Zielienski coglie un clamoroso palo, mancino devastante del polacco che spacca letteralmente il montante alla destra di McGregor. Ci prova Tavernier, sinistro fiacco dell’inglese, al 12′ è Arfiled a mettere paura alla squadra di Spalletti, miracoloso Meret in allungo. Simeone si incunea in area di rigore, bravo e fortunato McGregor che gli sbarra la strada, in chiusura di tempo pericolosi Mario Rui ma soprattutto Kvaratskhelia, destro a giro del classe 2001 che fa la barba al palo. Seconda frazione di gara che si apre con il predominio azzurro che si tramuta nel calcio di rigore assegnato dal direttore di gara in favore della squadra di Luciano Spalletti, atterrato in ripartenza Simeone: dal dischetto va Zielinski che si fa ipnotizzare da McGregor, il tutto cancellato dal Var. Riparte il polacco, ancora McGregor ci mette una pezza, espulso Sands. Al 66′ Kvaratskhelia si mette in proprio, destro del georgiano, intervento maldestro con la mano di Barisic, altro penalty assegnato dal direttore di gara: parte Politano che firma l’1-0 per i partenopei. Kvicha è a tratti imprendibile, Zielinski impegna ancora una volta un sontuoso McGregor (76′), a cinque dalla fine è Raspadori in tandem con Olivera a confezionare il raddoppio per il Napoli, mancino dell’ex Sassuolo che si insacca alle spalle di un incolpevole McGregor. Nel finale c’è gloria anche per Ndombele, ex Tottenham che cala il tris per un super Napoli.

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