Vitigno di storia e caratteristiche tutte sue.
Tutti d’accordo che il Cabernet franc sia vitigno di indubbia presenza padroneggiante a Bordeaux, alcuni un po’ meno nel considerarlo un antico vitigno di solo stampo bordolese: per alcuni infatti potrebbe essersi “costruito” nella regione della Loira.
La tesi più accreditata pare sia quella della coltivazione dell’abate Breton, che avrebbe fatto piantare vigneti di franc tra le Vienne e la Loira, e da qui il nome “pianta di Breton”.
Difficile indentificare dove finisca la leggenda e inizi la storia.
Ogni volta che si parla di Cabernet franc il discorso rimanda immediatamente al taglio bordolese, cioè all’unione con Cabernet sauvignon e merlot. In effetti, è nel dipartimento della Gironda che il franc ha trovato il picco della coltivazione, gradendo la fusione con questi due vitigni. Sembra nato per convivere più che esprimersi da solista.
Lo scenario, tuttavia, muta quando si allontana da Bordeaux e si insedia nella Loira.
Pertanto,offre il meglio di sé in simbiosi o da solo? Qual è la sua vera personalità?
Certamente bisogna riconoscere un netto contenuto di tannino che, con la giusta maturazione dell’uva, non crea disequilibrio in astringenza o amarognolo.
I profumi sono alquanto complessi: liquirizia, lampone, ciliegia, cuoio, violetta e le immancabili pirazine che si esprimono sotto forma di peperone verde.
Fondamentalmente quando il Cabernet franc armonizza le proprie potenzialità e riesce a tenere sotto controllo i toni amaricanti, diventa un vino di eccellenza.
Per evitare che le caratteristiche restino intrappolate ed far sì che come vino resti “gentile”, è bene allontanarlo dall’aria oceanica e avvicinarsi al comprensorio della città di Tours.
Qui, dove trova terreni di calcare, silicio e argilla, si lascia modellare da una struttura elegante, concentrata, con ottima complessità gusto-olfattiva; laddove invece si miscelano sabbia e ghiaia, il corpo diventa più morbido, contornato da un semplice e piacevole fruttato.
Apprezzato in piacevole compagnia di altri vitigni, inchinandosi alla indiscussa potenza del Cabernet sauvignon, un appassionato però non può tralasciare di conoscere in profondità il Cabernet franc in purezza, che dinanzi al suo consanguineo non ha comunque nulla da perdere.