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L’annuncio via social da parte della famiglia, le figlie avute con Demi Moore e la moglie attuale. L’attore ha un disturbo del linguaggio

Bruce Willis si ritira dalle scene a causa della malattia che lo ha colpito: l’afasia. Alla star di Trappola di cristallo e Unbreakable, 67 anni, è stato diagnosticato un disturbo del linguaggio che ha delle conseguenze a livello cognitivo e gli impedisce di recitare. L’annuncio è stato dato dalla sua famiglia tramite i social, un post pubblicato contemporaneamente dalle figlie e dalla moglie:
“Con gli incredibili sostenitori di Bruce volevamo condividere come famiglia che il nostro amato Bruce ha avuto alcuni problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l’afasia, che sta influenzando le sue capacità cognitive”, si legge nella dichiarazione. “Di conseguenza, e con molta consapevolezza, Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui. Questo è un momento davvero impegnativo per la nostra famiglia e apprezziamo molto il vostro amore costante, compassione e supporto. Stiamo attraversando questo con una forte unità familiare e volevamo coinvolgere i suoi fan perché sappiamo quanto lui significhi per voi, così come loro per lui. Come dice sempre Bruce, “Vivi il momento” e insieme abbiamo intenzione di fare proprio questo”.

Con l’attrice Demi Moore, con cui è stato sposato dal 1987 al 2000, Willis ha avuto tre figlie: Scout, Rumer e Tallulah. Nonostante le due star siano separate da anni e nel frattempo Willis si sia sposato con la modella Emma Heming, con cui ha avuto altre due figlie, i rapporti sono molto buoni tanto che hanno trascorso insieme una parte della quarantena e solo la scorsa settimana, quando è stato il compleanno di Willis, l’attrice di Ghost ha postato una foto di loro insieme con il messaggio “Buon compleanno Bruce e grazie dalla tua famiglia mescolata”.

Star delle commedie d’azione, Willis ha esordito all’inizio degli anni Ottanta nella serie televisiva Moonlighting subito molto amato dal pubblico. Il ruolo che però lo ha consacrato divo è stato John McClane nel film Trappola di cristallo (1988), primo capitolo della serie cinematografica Die Hard che è durata 25 anni e ha prodotto cinque film. Dopo la partecipazione a Pulp Fiction diretto da Quentin Tarantino, dove era il pugile Butch Coolidge fidanzato con Maria de Medeiros e protagonista della famosa sequenza dell’orologio, Willis si è reso celebre per altri ruoli rimasti impressi nella memoria collettiva.

Tra la metà degli anni Novanta e i primi anni Duemila ha recitato in La morte ti fa bella, (1992) di Robert Zemeckis, L’ultimo boyscout (1991), L’esercito delle 12 scimmie (1995) dove interpreta il detenuto James Cole, Ancora vivo – Last Man Standing (1996), Il quinto elemento (1997) diretto da Luc Besson, Armageddon – Giudizio finale (1998), The Sixth Sense – Il sesto senso (1999), la saga di FBI: Protezione testimoni (2000-2002), e Sin City (2005) di Robert Rodriguez. In questi ultimi due anni nonostante la pandemia l’attore ha fatto tantissimi film, spesso in piccoli o piccolissimi ruoli e ha una decina di titoli in uscita. Willis ha vinto due Emmy e un Golden Globe.

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