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La storia dei cinema drive-in, quelli in cui si assisteva alla proiezione seduti in auto con lo schermo sul fondo di un grande parcheggio, prende avvio 90 anni fa.

E come conseguenza di un episodio che sarebbe stato perfetto come argomento per la recentissima festa della mamma.

Richard Milton Hollingshead, nato nel 1899, si trova ad affrontare nel 1932 un insolito problema: la mamma Emma è in sovrappeso ed ha problemi a muoversi e sedersi nelle poltrone dei ‘palace’ cioè i cinema dell’epoca arredati come i grandi teatri.

Così, visto che mamma Emma non ha invece difficoltà ad accomodarsi sul sedile anteriore a ‘panchetta’ dell’automobile di famiglia, a Richard Milton viene l’idea di noleggiare film e proiettore e di regalare alla madre uno spettacolo privato. Lo fa in giardino, con un lenzuolo tirato fra due alberi utilizzato come schermo.
Il percorso per arrivare alla inaugurazione del primo cinema drive-in che avviene il 6 giugno del 1933 a Camden, nel New Jersey, è breve ma costellato di difficoltà. Per diversi mesi Hollingshead si impegna in parecchi esperimenti sul miglioramento della qualità dell’immagine, sulle soluzioni per far arrivare l’audio a tutte le automobili e – soprattutto – come disporre i veicoli per permettere a chi era parcheggiato più indietro di vedere lo schermo.
Viene trovata una soluzione pratica e poco costosa, quella di creare nel piazzale alcuni dislivelli ad hoc nel terreno, in modo che altezza rispetto allo schermo e inclinazione della vettura diano a tutti la medesima visuale. Hollingshead, con alcuni parenti mette in piedi una piccola società e il 18 maggio del 1933 registra il brevetto del drive-in.
Lo slogan della prima serata il 6 giugno era egualmente rivoluzionario: recitava infatti ‘l’intera famiglia è benvenuta, non importa quanto i bambini sono rumorosi’. A fronte di un biglietto che costava 25 centesimi Hollingshead proiettò una film inglese con Adolph Menjou, ‘Beware Wife’. E fu il tutto esaurito.
Da Camden i drive-in si diffusero in tutti gli Stati Uniti: prima lentamente e poi (negli Anni ’50) molto velocemente. La formula era vincente per gli imprenditori: costavano poco e assicuravano un guadagno elevato. Non tanto con i biglietti ma soprattutto con le vendite di Coca-Cola e popcorn.
Le cronache non precisano se anche questa fu una invenzione di Richard Milton Hollingshead per gratificare mamma Emma. Ma è sicuro che dal debutto nei drive-in di quegli anni questo è diventato ancora oggi il complemento quasi obbligatorio dei momenti passati al cinema. 

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