Una marcia trionfale di in un concorso nato da una idea di due big della musica e delle organizzazioni musicali quali Vincenzo Russolillo e Devis Paganelli cui si sono uniti – ognuno nel ruolo di propria competenza – il Maestro Vince Tempera, Maria Teresa Ruta, Roberto Zapp, Alex Leardini, Gianluca Nasi e riservato ai giovani talenti emergenti svoltosi dal 2 al 6 marzo u.s. presso il ‘Palafiori’, parallelamente al Festival di Sanremo.

Forte di un bagaglio professionale arricchito dalla sua dolce, innata grazia, da una voce che affascina ed emoziona, è volata Maria Grazia sostenuta dall’incontenibile tifo dei componenti la corale “Le voci di don Bosco” e dalle parole di profonda stima.

“Nel coro spicca Maria Grazia che ci solleva con i suoi canti – afferma don Mario Sangiovanni, carismatico rettore del Santuario casertano Cuore Immacolato di Maria – mentre la mia omelia è stonata rispetto a lei. A Sanremo, -continua- – dove abbiamo registrato alcune scene e parole davvero riprovevoli, c’è stato qualcosa di bello con Maria Grazia che, divinamente accompagnata, ha brillato nella categoria di appartenenza”.

Dall’aria per soprano ‘Vissi d’arte’ della ‘Tosca’ di Giacomo Puccini avanzata nella candidatura, ai dubbi superati sul brano (classico o moderno) da proporre nella finale, all’interpretazione dell’aria della Tosca per “farlo conoscere ed apprezzare dal pubblico – conclude- quando avrà modo di vederlo e ascoltarlo, registrato, nonostante raro, poco recepito forse a livello commerciale, senza tante aspettative, ma assolutamente particolare e amato tantissimo”.

E, “al ‘Palafiori’ – ha riferito Maria Grazia – un teatro senza pubblico con tutti gli spazi vuoti, sembrava di cantare nel vuoto; perfetta e impeccabile l’organizzazione sia sotto il profilo sanitario, e in prima fila il Maestro Vince Tempera, presidente della giuria, in prima fila, che si è rallegrato e compiaciuto per la scelta del brano e la voce”.

Insomma, “…..questa settimana trascorsa in una Sanremo dalle strade deserte ma vigilate con oculatezza, lungo le quali riecheggiavano le più belle musiche e canzoni dei precedenti Festivals della Canzone – ha concluso Maria Grazia – è stata ricca di emozioni, di attese, di aspettative. C’erano tanti ragazzi con voglia di fare, alcuni già affermati, altri talentuosi; un’occasione importante, fausta, felice per il prosieguo della mia carriera artistica, già abbastanza ricca per quanto fatto ma soprattutto per i nuovi orizzonti televisivi e discografici che mi si aprono”. “A prescindere – conclude la giovane artista-, continuerò a lavorare sodo con i maestri che mi seguono nella mia crescita artistica di cantante per essere pronta per i nuovi concerti ed opere anche in campo internazionale, appena la situazione sanitaria si normalizzerà”.

Paolo Pozzuoli