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L’Albana è un vitigno a bacca bianca coltivato principalmente in Emilia-Romagna.

Ricordo l’acquisto di questa bottiglia con molta gioia, era il periodo in cui iniziavo, a piccoli passi, da sola, ad andare in avanscoperta tra gli scaffali dei negozi, colmi di bottiglie di vino.

Ero a Santarcangelo di Romagna, un bellissimo borgo nel primo entroterra riminese, considerata “La Porta della Valmarecchia”. Santarcangelo mi è sempre piaciuta, con tutti i suoi vicoletti in pietra, sali e scendi suggestivi, quel suo profumo di storicità. Mi ha colpito in maniera positiva fin da subito. E oggi, scrivendo di questo bel luogo, scopro il vero motivo del feeling che ci fu: il vino!

Si perché nel sottosuolo del colle Giove (nel centro antico di Santarcangelo) si trova una città sotterranea di origini antichissime formata da circa 150 grotte scavate nell’arenaria e nell’argilla che ebbero diversi utilizzi nel corso della storia: da luoghi di culto a rifugi durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche cantine per conservare il vino. Da qui pare derivi il nome “Sangiovese”, che, secondo la leggenda locale, starebbe per “sanguis Jovis”, poiché le gallerie sotterranee, riempite di liquido rosso, venivano metaforicamente paragonate alle vene in cui scorre il sangue di Giove.

Ma veniamo a noi. In Romagna non potevo non acquistare un vino romagnolo.

Entro in questo negozio, il paradiso dei formaggi (ci sarebbe da scriverne sui formaggi della Romagna!), all’ingresso ha diverse decine di bottiglie, si, forse sistemate un po’ a caso, ma le guardo, mi piace un’etichetta, sul retro leggo “…macerazione sulle bucce per 6 mesi in anfora Georgiana…di questo vino sono state prodotte 752 bottiglie”. In quel periodo non avevo realmente contezza di tutto ciò che accadeva al di là dei metodi tradizionali di vinificazione, e forse proprio grazie a questa inesperienza e alla voglia di sperimentare, spinta da una sensazione molto positiva, la acquistai.

Più la guardavo più ne ero convinta: avevo fatto un bellissimo acquisto.

E poi pensavo…solo 752 bottiglie prodotte…devo essere davvero fortunata allora ad averne una.

Romagna DOCG, Albana secco, “InTerra”, vendemmia 2017, Tenuta La Viola.

Romagna DOCG, Albana secco, “InTerra”, vendemmia 2017. Tenuta La Viola.

Su com’è andato l’assaggio, ve lo racconto la prossima settimana.

StayTuned… Cheers!

L’immagine di copertina rappresenta uno scorcio di Santarcangelo di Romagna (http://new.itinerariinromagna.it/itinerario/27/visita_guidata_santarcangelo_di_romagna)

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