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Si può andare lontano da un luogo, possono trascorre gli anni, ma la memoria di un amore verrà sempre a cercarti ovunque tu sia.

Il romanzo Alba, di Cosimo Andrioli, edito dalla casa editrice Solinum, narra la storia di un uomo Tony, ormai padre di due figli e di ritorno nella sua terra d’origine. Il passato riemerge nella sua vita, portando alla luce i resti di un sentimento e di una donna che vivevano sepolti nell’inconscio.

Consapevole della fine del suo matrimonio, Tony trova rifugio a Lecce luogo natio, intriso di calore e vivida bellezza. Terra di storia, terra dal sapore agro-dolce, terra generatrice d’amore, amicizia e delusione.

Alba, la sua innocente amata, sotto le spoglie di una figura angelica si manifesta in tutto il suo splendore. Quel luogo parla di lei, in ogni dove, in ogni suo particolare.  Tony ripercorre la sua giovinezza, la purezza di un amore sincero, reciso prima della sua fioritura. La piccola Alba, figlia di un sistema patriarcale e culturale retrogrado, compirà un gesto estremo per affermare la sua libertà e la sua purezza. Senza una spiegazione plausibile, con il dolore di non averla potuta salvare, un giovane Tony lascia i suoi più cari amici, la sua famiglia per dimenticare. Giunge a Milano, e nuove avventure lo attendono. Maida placherà per poco il suo dolore, curerà la ferita che la morte di Alba ha provocato nella sua vita. Maida sembra regalargli quella felicità, quella spensieratezza di cui i primi amori hanno bisogno. I due si amano, si sfiorano, si desiderano, si mescolano fino a formare un unico. Eppure, questo non basta. Tony non riesce a dimenticare, si era solo illuso di poterci riuscire. Il ricordo di Alba torna ancora una volta. Riemerge insistente, e come una tempesta si abbatte su di lui, spezzando quel legame che poggiava su un filo labile. Tony riprende a rievocare ciò che è stato, quello che ha vissuto e sono ancora molte, le domande che vagano intorno a quella tragedia. Trascorrono gli anni, viaggia per diverse aree d’Italia, ma un ultimo viaggio accompagna la sua esistenza.

Il ritorno a Lecce getterà luce sulle ombre e poserà un velo di quiete sul turbamento che aveva caratterizzato parte del suo cammino.

Alba gli parlerà per l’ultima volta, prima di andare per sempre via e raggiungere la sfera celeste del Paradiso. Tony si lascerà andare a un nuovo sentimento, una nuova Alba si affaccia e lui gli tende la mano per viverla a pieno, perché “l’amore è un’intramontabile alba, che nasce riflesso, negli occhi ammalianti e nell’innocenza dell’ultimo soffio di Vento”.

Tra realtà e fantasia, alternanza di prosa e versi Cosimo Andrioli lascia entrare il lettore, nella componente più intima di Tony, fatta di valori genuini e rari.

Una storia che merita di essere letta, una storia che appartiene a tutti, dal valore universale ed eterno.

Note sull’autore

L’autore ha nel suo DNA lo scibile poetico, oltre ad essere autodidatta nella narrativa.

La sua prima poesia, “Oh mamma cara…”, dedicata alla mamma, la scrive nel Natale del 1954.

Nel 1970 in collaborazione con il maestro Ernesto Archinti, direttore artistico e arrangiatore, nonché maestro di canto e pianoforte presso la casa discografica Caruso audizioni di Milano, fanno di “Oh mamma cara…” una canzone per un bambino di soli quattro anni, che partecipò al concorso festival di Mirandola “Castello d’oro” con l’intento di devolvere tutti i proventi all’UNICEF. Ebbene questa canzone vinse il primo premio che consisteva in 5.000.000 delle vecchie lire, e l’assegno fu devoluto interamente all’associazione.

L’autore ha poi continuato a scrivere canzoni, poesie ed altro, ma senza più pubblicare e/o partecipare a concorsi o manifestazioni di alcun genere, fino al 2001 quando ha pubblicato il suo primo romanzo.

Nel 2005 ha partecipato al premio internazionale “Oscar Europeo per la poesia” con il lirico “Il pianto millenario” vincendo il primo premio, successivamente nel 2009 ha partecipato al premio internazionale “Calliope” e al premio “Michelangelo”. Nel 2018 è stata pubblicata l’ultima sua opera “Versi sussurri e incanti”, Silloge che raccoglie una minima parte dei suoi continui componimenti.

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