Pasqua è una delle festività più sentite dell’anno, non solo per il suo significato religioso, ma anche per i momenti conviviali che porta con sé. Tra pranzi in famiglia, piatti tradizionali e dolci tipici, il vino non può mancare. Ma quale vino si beve a Pasqua? La risposta dipende molto dal menù, dalle tradizioni regionali e dai gusti personali. Proviamo a redigere insieme una guida per scegliere il vino giusto da abbinare alle portate pasquali.
1. Antipasti: bollicine per iniziare con brio
Gli antipasti di Pasqua variano da salumi e formaggi a torte rustiche come la celebre torta pasqualina. In questo caso, le bollicine sono la scelta ideale:
- Prosecco per un tocco fruttato e leggero
- Franciacorta o Trento DOC se si vuole qualcosa di più strutturato
2. Primi piatti: bianchi eleganti o rossi leggeri
Molti primi pasquali sono a base di pasta fresca, lasagne, risotti con asparagi o carciofi. Per questi piatti, i vini bianchi sono perfetti:
- Verdicchio dei Castelli di Jesi
- Fiano di Avellino
- Chardonnay (meglio se non troppo barricato)
Se il primo è più ricco, come le lasagne al ragù, si può optare per un rosso giovane e morbido come un Chianti o un Dolcetto d’Alba.
3. Secondi: agnello, capretto e vini rossi importanti
Il protagonista indiscusso della tavola pasquale è spesso l’agnello, cucinato al forno, alla brace o in umido. Qui entrano in gioco i grandi rossi:
- Montepulciano d’Abruzzo
- Aglianico del Vulture
- Barbera d’Asti
- Nebbiolo, se si cerca complessità e profondità
4. Dolci di Pasqua: colomba, pastiera e vini da dessert
Con i dolci si cambia registro. Serve un vino da dessert:
- Moscato d’Asti per la colomba tradizionale
- Passito di Pantelleria o Vin Santo per la pastiera napoletana
- Recioto di Soave o Malvasia dolce per altri dolci regionali
Non esiste un solo vino per Pasqua, ma tanti abbinamenti possibili. L’importante è scegliere etichette che valorizzino i piatti e rispettino i gusti dei commensali.
Buona Pasqua e prosit!